Wta, le stelle del circuito si ribellano: la lettera di protesta su salari e non solo



by MARTINA SESSA

Wta, le stelle del circuito si ribellano: la lettera di protesta su salari e non solo
Wta, le stelle del circuito si ribellano: la lettera di protesta su salari e non solo © Clive Brunskill/Getty Images

Nel circuito Wta è scoppiato il coas. Secondo quanto riferisce The Athletic, più di 20 giocatori hanno deciso, il 5 ottobre, all’indomani del Wta 1000 di Pechino, di mandare una lettera di protesta alla WTA: oggetto di questa sono i prize money delle tenniste e le condizioni dei tornei che sono stati disputati.

Tra le venti giocatrici che hanno preso questa scelta ci sono campionesse Slam: Aryna Sabalenka e Elena Rybakina su tutte; anche Ons Jabeur, tre volte finalista Slam, si è unita alle due colleghe. Altre giocatrici, come l’ex numero uno del mondo e pluricampionessa Slam Iga Swiatek, hanno scritto una lettera individuale, con l'obiettivo di aggiungere ulteriore pressione a una lotta che va avanti da molti mesi.

La prima lotta che vogliono affrontare le giocatrici è sicuramente la questione salariale. La richiesta è un pagamento annuale garantito di 500.000 dollari per chi finisce tra i primi 100, 200.000 dollari per chi finisce tra 101-175 e 100.000 dollari per chi finisce tra 175-250: questi sono i numeri che fuoriescono dall’articolo di The Athletic.

Un sostegno economico che deve arrivare, secondo le tenniste che hanno firmato la lettera, anche per chi si infortuna e soprattutto per le mamme che devono assistere i propri figli. Non è solo la questione salariale a suscitare la rabbia delle giocatrici.

Chiedono maggiore visibilità dei loro match, loro che sono spettatrici di spalti semivuoti quando giocano. E quando giocano, non lo fanno nelle migliore condizioni: l’ultima polemica delle giocatrici ha riguardato le Wta Finals.

Il campo non era pronto sin a due giorni dall’esordio delle prime otto del circuito, che hanno potuto allenarsi su questo solo nelle ultime 48 ore.

La condotta di Steve Simon

Come riporta The Athletic, la risposta della WTA a questa lettera non è arrivata ma sono mesi che Steve Simon detta delle regole alle giocatrici.

L'imprenditore ha incontrato alcune tenniste del circuito, anche se nessuno di questi incontri si è concluso con un buon esito. Infatti, trapela che le giocatrice sono stati spinte a dire nelle interviste quanto fossero felici di giocare in un evento prestigioso come le WTA Finals, "ovunque esso sia”. L’idea di Simon, dunque, è quella di portare a Sabalenka e resto del circuito a mostrare sempre sostegno all’organizzazione e a metterla solo in luce.

A Cancun, però, la situazione è peggiorata. Una giocatrice ha lasciato la riunione prima che Simon concludesse nel dare le indicazioni sopra citate. Il Presidente non solo ha condannato questo atteggiamento, ma ha proibito a giocatori che rappresentassero la PTPA di essere presenti. Una situazione non facile per la WTA.