Non c'è pace per Simona Halep: una nuova accusa aggrava la sua posizione



by GIUSEPPE MIGLIACCIO

Non c'è pace per Simona Halep: una nuova accusa aggrava la sua posizione
Non c'è pace per Simona Halep: una nuova accusa aggrava la sua posizione

Continua a non trovare un lieto fine la vicenda di vita che sta coinvolgendo Simona Halep da qualche mese a questa parte. Anzi, ad oggi, la sua posizione si aggrava in seguito a una nuova irregolarità riscontrata nei suoi riguardi dall’ITIA, che sta per International Tennis Integrity Agency.

È la stessa agenzia che ha decretato la squalifica della rumena per doping lo scorso ottobre durante gli US Open, ma in questo caso il capo d’accusa viaggia separatamente dalla sanzione formalizzata per l’assunzione del Roxadustat, la sostanza proibita trovata nel corpo di Simona Halep.

Stavolta, infatti, l’ITIA ha scovato delle irregolarità nel passaporto biologico dell’ex numero uno del mondo, che adesso si trova dunque a fronteggiare un grattacapo aggiuntivo dopo quello subito nel corso dello Slam americano.

L’accusa in questione, specifica l’ITIA nel comunicato, “è separata rispetto alla positività al Roxadustat dell’agosto 2022 e che aveva portato alla sospensione provvisoria dell’atleta” .

La strenua difesa di Halep sui social

Come già fatto tempo addietro, Simona Halep prosegue nella sua strenua auto-difesa, chiarendo a più riprese di essere stata vittima di una ingiustizia e di non aver mai agito con l’intento di imbrogliare.

Ora c’è una nuova accusa di cui mostrare l’infondatezza per la rumena, che sui social ha commentato nuovamente esprimendo il suo attuale stato d’animo: “Dal 7 ottobre, quando sono stata accusata dall'ITIA di sospetto doping, ho vissuto il peggior incubo della mia vita”, ha esordito Halep.

“Non solo il mio nome è stato infangato nel peggiore dei modi, ma mi trovo ad affrontare una costante determinazione da parte dell'ITIA, per un motivo che non riesco a capire, a dimostrare la mia colpevolezza mentre non ho MAI pensato di assumere alcuna sostanza illecita.

Ho provato due volte ad avere l'opportunità di essere giudicato da un Tribunale Indipendente e l'ITIA ha costantemente trovato motivi per rimandare”, ha accusato la tennista. “Ora che abbiamo chiaramente stabilito che sono stata vittima di una contaminazione, hanno proposto una cosiddetta evoluzione non normale del mio sangue.

Tre esperti di fama mondiale che hanno studiato le mie analisi del sangue sono stati estremamente chiari: il mio sangue è del tutto normale. Mi sento impotente di fronte a tali molestie - ha commentato un’amareggiata Halep - e alla motivazione da parte loro di dimostrarmi colpevole di qualcosa che non ho mai fatto.

Ancora una volta, per tutta la vita sono stata totalmente contraria a qualsiasi tipo di imbroglio. Non è in linea con i miei valori. L'unica cosa che spero, a questo punto, è di avere la possibilità di accedere finalmente a giudici indipendenti e imparziali in un Tribunale, che mi dia la possibilità di dimostrare la mia innocenza.

Ho piena fiducia nella giustizia e non vedo l'ora di poter finalmente presentare il mio caso all'udienza prevista per la fine di maggio, dopo diversi ritardi da parte dell'ITIA. Il sostegno dei miei cari, del mondo del tennis e dei miei fan mi ha dato il coraggio di continuare ad allenarmi ogni giorno e di lottare per la verità.

Non posso ringraziarvi di più per questo. Con affetto, Simona”, ha concluso. Photo Credits: Reuters/Toby Melville

Simona Halep