Wta Finals - Swiatek col turbo, Gauff nei guai. Bercy: Rune sopravvive a Wawrinka
by PERRI GIORGIO | LETTURE 1669
La seconda giornata delle Wta Finals scorre veloce senza particolari sussulti. Legittimo e comprensibile, visto che in apertura di giornata scende in campo la super numero uno del mondo Iga Swiatek. Chiamata a difendere lo status da favoritissima, la tennista polacca non apporta ovviamente particolari modifiche al copione nel corso della sfida contro Daria Kasatkina.
Anzi. Vince più del 75% dei punti con la prima palla, cancella le tre chance di break che mette a disposizione della russa – peraltro tutte in situazioni di tranquillità – e dopo poco più di ottanta minuti di gioco sigilla il successo sul 6-3 6-2.
Inizia quindi col piglio giusto la cavalcata della due volte campionessa Slam nel 2022, che prende la testa del Gruppo A davanti a Caroline Garcia. Tutto relativamente semplice anche per la tennista francese, che beffa una Coco Gauff fin troppo nervosa e fallosa.
La stellina statunitense – impegnata anche in doppio – non sfrutta il break di vantaggio che arpiona in avvio e si spegne nel decimo game. Situazione differente, ma sostanzialmente uguale, nel secondo set, con Garcia che manca il letale appuntamento con il 4-1 ma che ripristina il vantaggio in risposta nel game immediatamente successivo.
Il 6-4 6-3 è sostanzialmente una conseguenza logica. Spettatore di quella che potrebbe essere stata l’ultima vittoria in carriera di Gilles Simon, Richard Gasquet scende in campo nella sessione serale del day-2 contro Casper Ruud e si sveglia un po’ troppo tardi.
Manco a dirlo smuove lo zero dalla casella dei game in una sola occasione nel corso del primo set e chiude con più di qualche recriminazione il secondo. Il padrone di casa dilapida infatti un vantaggio di 5-3 e non sfrutta neanche un set point nel jeu decisif.
Alla seconda occasione utile, il norvegese non sbaglia e chiude sul 6-1 7-6(6). Da registrare anche la folle vittoria di uno dei personaggi più chiacchierati della fetta di stagione conclusiva: Holger Rune. Costretto da uno Stan Wawrinka decisamente ‘vintage’ al tie break del terzo set.
Anche in questo caso, le recriminazioni per il tre volte campione Slam sono infinite. Lo svizzero sciupa due match point nel decimo game del secondo set e un altro ai piedi del jeu decisif nel terzo, prima ovviamente di spegnersi nel rush finale.
Ennesima dimostrazione di forza quindi da parte del talento danese, che dopo una tre settimane condita dalle finali a Sofia e Basilea, ma soprattutto dalla vittoria a Stoccolma, conferma gli incredibili progressi anche dal punto di vista mentale con un 4-6 7-5 7-6(3) che si commenta ovviamente da solo. Photo Credit: Getty Images