Olimpiadi Tokyo - Giorgi vola ai quarti: si inchina anche Pliskova. Fuori Osaka
by PERRI GIORGIO | LETTURE 3874
Dopo Jennifer Brady ed Elena Vesnina, Camila Giorgi annota Karolina Pliskova sul taccuino delle vittime nel torneo olimpico. La tennista marchigiana – come da prassi una mina vagante – strapazza la numero cinque del gruppone (reduce dalla finale sui prati dei Championships) con una prestazione praticamente impeccabile.
Impreziosita da quasi il 90% dei punti con la prima palla e da un chirurgico 4/4 sulle palle break. La tennista marchigiana – che aveva già battuto la ceca a Eastbourne – si accomoda sul 6-4 6-2 dopo poco più di settanta minuti di gioco e si piazza nello spicchio di tabellone di Elina Svitolina.
In rimonta anche contro Maria Sakkari dopo il successo ai danni di Alja Tomljanovic.
Che batosta Osaka: Vondrousova ai quarti
Il fuoco di Naomi Osaka a Tokyo si spegne invece dopo due turni. La padrona di casa, che non aveva avuto troppi problemi ad abbattere la resistenza di Saisai Zheng e Viktorija Golubic, incappa in una delle più usuali ‘giornate-no’ contro Marketa Vondrousova.
La tennista giapponese – che in poco più di sessanta minuti di gioco sporca il taccuino con trentadue errori non forzati – fa praticamente in tempo a smuovere lo zero dalla casella dei game, non sfrutta un vantaggio di 2-0 nel cuore del secondo e finisce per perdere sei degli ultimi otto game.
Il 6-1 6-4 è praticamente una conseguenza logica. Ad affrontare la tennista ceca sarà Paula Badosa. Da registrare Belinda Bencic, che supera la campionessa del Roland Garros, Barbora Krejcikova, con Garbine Muguruza che parallelamente passa piuttosto facilmente su Alison Van Uytvanck con un netto 6-4 6-1.
In campo maschile, in una giornata piuttosto povera, Stefanos Tsitsipas non rinuncia all’appuntamento con i quarti di finale nel torneo olimpico grazie a un nettissimo 6-4 6-3 ai danni di Frances Tiafoe. Nella lista delle sorprese il passo falso di Aslan Karatsev, battuto in tre set da Jeremy Chardy. Tutto relativamente facile anche per Diego Schwartzman e soprattutto Karen Khachanov. Photo Credit: Getty Images