WTA Bronx: la Giorgi parte bene e lascia cinque giochi alla Gasparyan



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WTA Bronx: la Giorgi parte bene e lascia cinque giochi alla Gasparyan
WTA Bronx: la Giorgi parte bene e lascia cinque giochi alla Gasparyan

Camila Giorgi viene da una stagione complicata. I problemi alla schiena l'hanno bloccata per tre mesi, bruciando le cose buone fatte nel 2018, miglior stagione della sua carriera. Il ranking è ancora accettabile (n.52 WTA), ma da lei ci si aspetta sempre qualcosa in più.

La finale a Washington aveva un po' illuso, poi sono arrivate due sconfitte immediate nei tornei più importanti in vista dello Us Open (Toronto e Cincinnati). Per questo, il neonato torneo del Bronx può essere una buona occasione per mettere un po' di tennis nelle gambe.

In fondo, lo Us Open è lo Slam in cui si è fatta conoscere per la prima volta al grande pubblico. Molti ricordano la splendida vittoria del 2013 contro Caroline Wozniacki. In un contesto difficile dopo la scomparsa del torneo di New Haven, la WTA si è messa d'impegno per evitare una settimana di “buco” nel bel mezzo della stagione.

Ce l'ha fatta, trovando disponibilità nel famoso sobborgo di New York. Si tratta un piccolo torneo, con appena 250.000 dollari di montepremi (mentre New Haven era un Premier), con un tabellone a 30 giocatrici e con una sola top-20 (Qiang Wang).

In sintesi, il torneo ideale per raccogliere punti e fiducia. Camila è partita bene, con un buon successo contro Margarita Gasparyan. La russa, splendida esponente del rovescio a una mano, viene da un momento complicato.

Dopo la semifinale a Istanbul di inizio maggio non ha più vinto due partite consecutive. Il suo stato di forma un po' precario è emerso tutto nel secondo match di giornata sul centrale, dopo che Andrea Petkovic aveva superato in due set Shuai Zhang.

In un contesto piuttosto deprimente (il centrale è piccolo e c'era pochissimo pubblico), la Giorgi si è imposta con un netto 6-3 6-2, mostrando una buonissima condizione fisica e un'apprezzabile serenità.

Quest'ultimo punto potrebbe essere decisivo per il presente e l'immediato futuro di Camila. Nonostante il suo atteggiamento sempre composto, talvolta le capita di trasmettere ansia e preoccupazione durante una partita. Invece al Bronx è parsa molto tranquilla, sempre incisiva con il rovescio e in palla con il dritto, termometro del suo gioco perché si tratta del colpo meno sicuro.

Ha commesso pochi errori e non ha mai dato l'impressione di poter perdere. Pronti, via, è salita 3-0. Con un grandi risposte consecutive (una di dritto, l'altra di rovescio) strappava nuovamente il servizio alla russa e saliva 5-1.

Un attimo di distrazione consentiva alla Gasparyan di accorciare fino al 5-3, ma Camila non si disuniva e chiudeva il primo set. C'era più equilibrio in avvio di secondo: la russa recuperava uno svantaggio di 0-40 nel primo game e sembrava poter dare un nuovo aspetto alla partita, almeno sul piano mentale.

Invece la Giorgi non faceva una piega, sfruttando le difficoltà della Gasparyan negli spostamenti. La russa teneva fino al 2-2, poi la Giorgi alzava il suo rendimento e conquistava quattro giochi fila, chiudendo con un bel servizio vincente.

Nel complesso, ha giocato davvero un buon match a dispetto delle difficili condizioni atmosferiche (c'era caldo e parecchio umido). La Giorgi ha commesso “soltanto” cinque doppi falli, ma nel complesso è parsa molto sicura e concentrata.

Negli ottavi se la vedrà con Andrea Petkovic: sarà il sesto scontro diretto contro la tedesca. Camila ha vinto i primi tre, ma la Petkovic si è aggiudicata gli ultimi due, anche se sono tutti piuttosto datati (il più recente risale a Dubai 2016).

Non è certo il torneo più importante nella carriera di Camila, ma può essere un buon test per trovare forma e condizione in vista dello Us Open.

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