Wta Miami: La forza dell'amore spinge (ancora) Su-Wei Hsieh



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Wta Miami: La forza dell'amore spinge (ancora) Su-Wei Hsieh
Wta Miami: La forza dell'amore spinge (ancora) Su-Wei Hsieh

“Quando scendo in campo mi sento più rilassata, non so perché. Prima giocavo su un campo importante e mi sentivo come una ragazzina di 18 anni alla sua prima esperienza. Adesso, invece, ci sono abituata”.

Non contenta dell'exploit contro Naomi Osaka, Su-Wei Hsieh è stata protagonista anche nel (mini) Manic Monday del Miami Open, con tutti gli ottavi del singolare femminile. Dopo aver battuto la numero 1 in carica, ha superato (6-3 6-7 6-2 lo score) una ex leader, quella Caroline Wozniacki con cui aveva perso i quattro precedenti.

Ma la 33enne di Taiwan sta vivendo un periodo fantastico: in meno di tre mesi ha già raccolto quattro vittorie contro le top-15. E il suo tennis inusuale, fatto di tagli assassini e schemi poco ortodossi, le sta dando quelle soddisfazioni che per anni sono arrivate soltanto in doppio.

Professionista dal 2001, non aveva colto risultati di rilievo fino al compimento dei 30 anni. Ma poi è arrivato l'amore, reso ancora più prezioso dal fatto che Frederic Aniere la segue anche come coach. I match della Hsieh sono divertenti, imprevedibili, interessanti.

Non si è disunita quando la Wozniacki si è aggiudicata il secondo set intascando undici degli ultimi dodici punti, compreso un tie-break a zero. È volata 4-0 nel terzo e non ha più corso rischi. Nei quarti se la vedrà con Anett Kontaveit, che ha messo fine alla serie d'oro di Bianca Andreescu.

La canadese, esausta, si è ritirata sul punteggio di 6-1 2-0 per la bionda estone, che dice: “Mi piace molto vedere le partite della Hsieh. Varia molto ed è divertente, è difficile trovare il ritmo contro di lei”.

Ha raggiunto i quarti anche Simona Halep, autrice di un match convincente (6-3 6-3) contro Venus Williams. Anche a lei hanno chiesto un parere sulla taiwanese. “Non sapri come descriverla – ha detto la rumena, in lizza per tornare al numero 1 WTA – Ha molto talento, lo dico con convinzione perché sa nascondere la palla.

L'ho affrontata per due volte a Wimbledon ed è stata molto dura. Non posso descrivere il suo gioco, ma è molto interessante. Non credo che ci siano altre giocatrici come lei”. La Hsieh è di gran lunga il personaggio del torneo, anche perché sembra uscita da un cartone animato.

Ma dietro l'apparenza un po' naif si nasconde una profonda conoscitrice del tennis. “Non ha bisogno di qualcuno che le dica cosa deve fare, lei sa esattamente come comportarsi – dice il fidanzato coach – sono qui per darle fiducia e passare del buon tempo insieme.

Certo, parliamo di tennis, ma Su-Wei sa cosa deve fare”. Il segreto per farla giocare bene è lasciarla guidare dall'istinto, senza forzarla o costringerla a un tennis più tradizionale. Una volta, un coach si era messo in testa di migliorarle il servizio.

“Ma io gli ho mostrato il mio braccio senza muscoli e gli ho detto che non avrebbe dovuto provare a spezzarmelo”. Al contrario, ha trovato la giusta disciplina fuori dal campo, migliorando la preparazione atletica.

Prima si stancava facilmente, mentre adesso fa tanto yoga e stretching, tirando fuori una nuova "carica positiva”. Secondo Aniere, il tennis della sua fidanzata potrebbe essere sufficiente per portarla addirittura a vincere il torneo.

“Perché la maggior parte delle avversarie non sono abituate a fronteggiare la sua palla. Può essere bassa, lenta o veloce. Inoltre può cambiare diverse cose nel suo tennis a seconda dell'avversaria.

Poi ha una buona mano ed è solida mentalmente”. Il coach principale rimane Paul McNamee, che però si limita a seguirla nei grandi tornei. Lo ha scelto quando aveva 25 anni, una volta trovato un piccolo finanziamento da uno sponsor.

“Gli ho detto che pensavo di poter vincere uno Slam in doppio o in doppio misto. Volevo raccogliere un souvenir”. McNamee l'ha spinta a giocare in singolare e l'ha portata al numero 23 WTA, ma poi si è fatta male a una caviglia e si era rifugiata nuovamente nel doppio, fino a vincere Wimbledon insieme a Shuai Peng.

Ma la sua storia aveva ancora qualcosa da raccontare. Oggi è numero 27, e forse non è finita qui. Hanno centrato i quarti anche Petra Kvitova e Ashleigh Barty, che si sfideranno nella sessione serale di martedì.

Hanno battuto rispettivamente Caroline Garcia e Kiki Bertens. Ride la Repubblica Ceca: nella notte italiana sono arrivati i successi di Marketa Vondrousova e Karolina Pliskova (che ha dovuto lottare fino al dodicesimo game del terzo set per battere l'ostica Putintseva.

Alla fine, hanno piazzato tre giocatrici nei quarti.

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