Oggi a Sydney scattava la 126esima edizione del Sydney International. Come già visto a Brisbane, anche all’inizio di questo torneo le condizioni climatiche si sono rivelate estremamente complicate (si è arrivati anche a 36 gradi con il 92% di umidità).
A farne le spese è stata soprattutto Kiki Mladenovic, che si è dovuta ritirare dopo essere andata in svantaggio 6-4 4-2 contro la wild card locale Ellen Perez, classe 1995 e numero 341 del mondo. Prima vittoria contro una top ten per la ragazza di Shellharbour, che al prossimo turno sfiderà la vincente del match che vedrà impegnate Barty e Cepede Royyg.
Quattordicesima sconfitta consecutiva per Mladenovic (non vince una partita dal primo turno del torneo di Washington del 2017), la seconda dell’anno dopo quella al fotofinish contro Sasnovich in quel di Brisbane. Successivamente sono scese in campo Jelena Ostapenko e Ekaterina Makarova, in un incontro che si preannunciava intenso ed equilibrato e che però è stato tale solamente nel primo set, conquistato al tiebreak dalla russa.
Troppi problemi al servizio per la campionessa uscente del Roland Garros, che terminerà la sfida con un pessima 48% di punti vinti con la prima e il 51% con la seconda, cedendo la battuta cinque volte su nove e commettendo ben undici doppi falli.
Questi stessi problemi avevano portato Makarova a servire per chiudere il set d’apertura sia sul 5-4 che sul 6-5, ma in entrambe le occasioni la lettone ha saputo reagire da grande giocatrice (ben tre vincenti nel decimo game e una risposta pazzesca di rovescio sulla palla break che le ha consegnato il tiebreak).
Al jeu decisif, però, ha dovuto cedere sette punti a tre. Poca storia nel secondo, con la russa che ottiene sempre più punti con la prima (16/19 nel parziale) e che domina il gioco anche nei game di risposta, approfittando poi dei numerosi errori dell’avversaria, che cede con lo score finale di 7-6(3) 6-1.
Seconda sconfitta su altrettante partite stagionali per Ostapenko, dopo quella patita a Shenzen contro Kristyna Pliskova, mentre il 2018 di Makarova inizia con una vittoria contro una top ten (29-56 il record in carriera, 10-2 nell’ultimo anno).
Al secondo turno attende Strycova o Kasatkina. Vittoria agevole invece per Elena Vesnina, che ha inflitto un doppio 6-2 a Laura Arruabarrena, ripescata come lucky loser grazie al forfait di Shuai Peng, vittima di un problema al ginocchio destro.
In mattinata ci sono stati anche i match finali del tabellone di qualificazione, che hanno visto protagonista Camila Giorgi, che ha sconfitto in due set Carina Witthoeft, numero 50 WTA, con il punteggio di 6-4 6-1.
Per fortuna della tedesca, però, la vittoria ad Auckland di Julia Goerges le è valso il ripescaggio nel main draw, dal momento che quest’ultima ha deciso di rinunciare al WTA australiano. Per quanto riguarda Camila, invece, l’azzurra esordirà contro Sloane Stephens (1-1 i precedenti), in una sfida che aprirà il programma di domani della Ken Rosewall Arena alle 3 della notte italiana.
Si è iniziato a giocare anche a Hobart, dove sono già uscite di scena Naomi Osaka e Alizé Cornet. La giapponese si è arresa di fronte alla veemenza e all’intensità di Yulia Putintseva, vincitrice con un doppio 6-3.
La francese, testa di serie numero 4, ha ceduto di fronte a Mihaela Buzarnescu, giocatrice in grande ascesa (adesso è numero 56 del mondo, ma dodici mesi fa era 377): 6-2 6-4 il punteggio finale.