WTA MOSCA - Kasatkina sì, Vikhlyantseva no: niente derby, in finale Goerges



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WTA MOSCA - Kasatkina sì, Vikhlyantseva no: niente derby, in finale Goerges

Julia Goerges beffa Natalia Vikhlyantseva al fotofinish e interferisce nell'operazione-Russia proprio a Mosca: l'atto finale non sfugge invece a Daria Kasatkina, praticamente impeccabile con Irina-Camelia Begu. Goerges e Kasatkina si ritrovano a esattamente un anno di distanza per la resa dei conti, identico persino il teatro: fermo sul 2-2 il saldo negli scontri diretti, della teutonica il guizzo in terra russa (a livello di quarti di finale). 

Goerges conferma il trend positivo inaugurato a inizio stagione, fa 4 e 40 in un colpo solo e rientra tra le prime 25 giocatrici del mondo: decisivo un mini-affondo nella parte cruciale della terza frazione. La teutonica - che nei primi quattro turni di battuta lascia per strada appena quattro punti - fatica con l'avvio del secondo parziale e non trova le chiavi per abbattere con agio la difesa della padrona di casa. Costretta al terzo set, e agli straordinari, non sfrutta un vantaggio di 5-3 ma sfilaccia le speranze dell'avversaria con un parziale di 8 punti a 0 dal 5-5.

Centra l'obiettivo in maniera relativamente semplice Kasatkina, reduce da un periodo particolarmente felice e dai quarti di finale a Pechino. La russa impiega appena 83 minuti per mettere al tappeto Begu (6-2 6-3) e puntare il secondo titolo in carriera dopo quello ottenuto in primavera a Charleston. 

Lussemburgo si fa teatro di lusso per Carina Witthoeft e Monica Puig. In uno scenario assolutamente inedito la teutonica supera Paulina Parmentier e acciuffa la prima finale in carriera nel circuito maggiore. Nello scorcio più complicato della stagione riesce a dare un seguito ai successi con Lepchenko, Rodina e Bertens. In un match da 15 break trova lo spunto decisivo nel jeu decisif, fa appena in tempo a smuovere lo 0 dalla casella nei game nella seconda frazione, ribalta le gerarchie di un intero match nel momento più complicato e nella terza frazione conquista tutti i game in  battuta con relativo agio: necessario e sufficiente un singolo break nel quarto gioco. 

Non ha le sembianze di una prima volta, ma ci si avvicina pericolosamente. La rinascita di Monica Puig passa dall'International di Lussemburgo e da un successo di pura esperienza con Elise Mertens. La portoricana si sveste dei tristi panni indossati dopo la medaglia d'oro conquistata a Rio de Janeiro e ritorna a centrare l'obiettivo finale proprio dal successo più dolce in carriera. Con tre break (due nel primo set e uno nella seconda frazione) disinnesca la difesa dell'avversaria, approfitta di una giornata meravigliosamente produttiva al servizio (che paga con l'86% di punti con la prima) e sigilla sul 6-2 7-5 il trionfo più prezioso in stagione. 

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Monica Puig Carina Witthoeft