Barbora Strycova conquista il WTA International di Linz sconfiggendo in due set Magdalena Rybarikova con il punteggio di 6-4 6-2. Secondo titolo in carriera per la ceca dopo quello conquistato a Quebec City nel 2011, a coronamento di una crescita mentale e tecnica che negli ultimi due anni l’ha portata ad esprimere il suo miglior tennis.
Domani salirà al numero 23 del mondo, dopo che a gennaio si era issata fino alla sedicesima posizione. Terza sconfitta su sette finali disputate nel circuito maggiore per Rybarikova, oggi non al meglio a causa di un problema alla coscia destra, ma che nel primo set ha comunque offerto una buona resistenza e scambi molto divertenti, senza mai però dare l’impressione di potersela giocare alla pari.
Oggi si affrontavano le prime due teste di serie del torneo, che hanno dominato la settimana cedendo solamente un set: Strycova contro Fett al secondo turno, Rybarikova contro Cirstea ai quarti. Prima di oggi, le due protagoniste si erano affrontate in quattro circostanze, con Rybarikova in grado di vincere solamente il primo scontro diretto nel lontano 2007, per poi perdere i successivi tre, compreso quello di Tokyo dello scorso settembre.
Rybarikova si presenta con la coscia destra fasciata, che non le consente di muoversi al meglio.
Strycova lo sa e parte comandando il gioco e facendola muovere molto. La giocatrice ceca varia la profondità dei propri colpi, alternando grande profondità con i fondamentali a drop shot che mettono in luce i problemi di mobilità della slovacca, che va subito sotto 2-0.
Rybarikova cerca di scuotersi tentando di venire a rete per evitare lunghi scambi e per conquistarsi qualche punto senza soffrire troppo, ma è costretta ai vantaggi anche nel terzo gioco, che però riesce ad archiviare. Strycova cerca di impostare gli scambi incidendo sul lato destro dell’avversaria, attaccata spesso sul lato del rovescio sia con il dritto lungolinea sia con il rovescio in diagonale; Rybarikova è anche sfortunata, perché il net – poco teso nei campi indoor di Linz – aiuta tantissimo la ceca, che grazie allo stesso si porta avanti 3-1.
Al cambio di campo successivo Strycova chiama la trainer, che le applica una vistosa fasciatura sulla coscia sinistra, ma continua a sfruttare al massimo la sua prima di servizio (13/13 nei suoi primi tre turni di battuta) nonostante le grosse difficoltà con la seconda.
Rybarikova continua a rimanere aggrappata al parziale giocando in maniera aggressiva, rendendo la sfida particolarmente divertente – molto bella la schermaglia a rete che dà il punto a Strycova sul 4-3 15 pari.
Si prosegue senza intoppi fino al 5-4: qui Rybarikova si porta sul 30 pari grazie a un debole rovescio dell’avversaria che termina in rete. Una prima vincente al centro e uno splendido passante di rovescio giocato vicino alla rete chiudono il set in favore di Strycova: 6-4 in 51 minuti.
Alla ripresa la slovacca si ritrova subito costretta ai vantaggi, concedendo poi un break point con un gratuito di rovescio. Strycova sfrutta subito l’occasione – finora 2/2 nelle palle break – superando l’avversaria con un lob di rovescio vincente.
Rybarikova vince uno degli scambi più belli delle ultime settimane, ribaltando una situazione difensiva anche grazie a un incredibile colpo dietro la schiena, ma la 31enne di Plzen continua a sfruttare tutti gli angoli del campo e consolida il break: 2-0.
Rybarikova non riesce ad essere reattiva con le gambe in modo continuativo, sbaglia tanto di rovescio e nel terzo game concede altre due chance di break: la prima la cancella con un ottimo serve and volley, ma sulla seconda affossa una volée di dritto tutt’altro che impossibile.
Rybarikova si muove con grandissima difficoltà, specialmente verso sinistra, mentre Strycova continua a tessere le proprie trame e sale 5-0. Qui, però, la paura di vincere diventa padrona di lei e la induce a sbagliare due volée piuttosto semplici che consentono a Rybarikova di strappare la battuta all’avversaria per la prima volta nel corso della sfida.
Barbora non vince un torneo dal 2011 e adesso tutto il suo corpo sembra risentirne: il braccio non è più sciolto e veloce come prima, così come le gambe. Ciò nonostante, riesce a trovare la serenità e la lucidità per annullare due palle del 2-5 e per porre fine all’incontro dopo un’ora e ventisette minuti di gioco.