30 vittorie consecutive a Wimbledon: è l'ennesimo incredibile traguardo raggiunto da Novak Djokovic. Il tennista serbo è al terzo turno dello Slam londinese dopo una vittoria non facile ottenuta contro Jordan Thompson, senza aver concesso set agli avversari finora incontrati.
L'australiano prova ad affrontare a viso aperto il campione in carina, a suon di ace (o prime vincenti) e discese a rete. Nole gestisce comodamente i primi turni di servizio (ben tre chiusi a zero) e attende l’occasione migliore per strappare il servizio dell’avversario.
La chance arriva puntuale al sesto gioco e alla seconda palla break il serbo si porta avanti. Il 36enne non ha problemi in battuta e fa presto a chiudere il parziale per 6-3. Nel secondo il nativo di Belgrado fatica a trovare quel break che gli permetterebbe di controllare maggiormente la situazione: l’australiano stringe i denti e, nonostante conceda qualche opportunità di troppo, riesce ad annullare diverse palle break.
Con grande determinazione Thompson si garantisce i vantaggi e poi il tie-break: a quel punto Djokovic sale in cattedra e non complica i suoi piani (7-4). Nel terzo Novak fa la differenza soltanto ai vantaggi: il break decisivo si concretizza prima di un tie-break che sembrava già scritto (7-5).
Nonostante i 21 ace totali, il 29enne di Sydney deve arrendersi in tre set a un concentratissimo e attento Djokovic, che non sbaglia praticamente nulla nei momenti cruciali. Nella parte alta di tabellone sono sufficienti tre set a Daniil Medvedev, testa di serie numero 3 del tabellone principale, per strappare il pass del secondo turno a Londra.
Il russo regola senza troppi problemi il giocatore britannico Arthur Fery col punteggio finale di 7-5, 6-4, 6-3. Ora si ritroverà di fronte il francese Adrian Mannarino, che lo ha sconfitto recentemente a s'Hertogenbosch.
Sinner al terzo turno
I tennisti argentini non riescono a fermare Jannik Sinner, che segue le orme del campione in carica e lo raggiunge al terzo turno della competizione. L'altoatesino è abile a controllare durante tutta la partita (prima con tetto aperto e poi chiuso nel terzo parziale) la pericolosità di Diego Schwartzman, specialmente nel set inaugurale.
Infatti è il sudamericano a procurarsi le prime tre chances di break in due diversi turni di servizio dell'azzurro, bravo ad annullarle anche grazie a un ace. 'El Peque' si perde sul più bello e sul 5-6, a causa anche di qualche errore gratuito di troppo, regala il set all'italiano.
Nel secondo il talentuoso 21enne aumenta l'intensità del suo gioco e mette in grande difficoltà il rivale, che non può nulla e cede per 6-1. Il nativo di San Candido accelera le operazioni e chiude in circa due ore la contesa (6-2). Photo credit: Getty Images.
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