Si conclude la lunghissima telenovela che ha coinvolto Aljaz Bedene e la sua nazionalità. Nato a Lubiana, in Slovenia, il 28enne attuale numero 49 del mondo era diventato cittadino britannico nel 2015, ma - con le nuove regole - avendo già giocato precendentemente per il suo Paese d'origine, dal 2009 al 2012, Bedene non poteva essere convocato per giocare in Coppa Davis con la Gran Bretagna, il che gli proibiva anche di disputare le Olimpiadi.
Dopo numerosi appelli senza successo, Bedene ha preso questo venerdì la decisione di tornare ad essere un cittadino sloveno a tutti gli effetti, sia nella vita che nel tennis. "Uno dei principali obiettivi della mia carriera in futuro sarà giocare le Olimpiadi 2020 di Tokyo.
Ho orgogliosamente chiamato Gran Bretagna la mia casa negli ultimi nove anni e molte persone mi hanno fatto sentire il benvenuto sia in UK che all'estero - ha scritto su Facebook Bedene, circa un decennio residente nel Regno Unito -.
Sono anche particolarmente grato per il supporto che la LTA (federazione britannica, ndr) mi ha mostrato in quel tempo nel lottare per essere eleggibile a giocare la Coppa Davis. Era un mio sogno, ma a questo punto della mia carriera, non voglio mancare l'opportunità di competere in Coppa Davis alle Olimpiadi.
Non è stata una decisione facile", ha concluso Bedene. Attraverso un comunicato, la federazione inglese - che ha aiutato Bedene nei vari processi - ha ringraziato il giocatore per il contributo che ha dato alla Nazione, augurandogli il meglio per il futuro.
Vedremo invece come la prenderanno i vertici della Slovenia: sicuramente la decisione di due anni e mezzo fa di Bedene non è stata delle più corrette verso di loro, ma avere un top 50 in Davis per una Nazione che ha nel solo Blaz Kavcic l'unico top 200 singolarista, potrebbe far comodo per risultati e immagine.