La federazione australiana offre sostegno a Bernard Tomic, che non risponde
by LUIGI GATTO | LETTURE 1552
Bernard Tomic non è il miglior esempio di sportività e impegno, tutt'altro, ma la federazione australiana sta cercando di venirgli incontro. Il direttore degli Australian Open Craig Tiley ha contattato il numero 145 del mondo, che quest'anno ha vinto 10 partite e perso 19 a livello ATP, per offrirgli un sostegno di "salute e benessere" in uno dei momenti più complicati della sua carriera.
«Abbiamo preso contatti con Bernard e ora sta a lui rispondere - ha detto Tiley -. Per quanto riguarda una wild card nel tabellone principale di Melbourne, penso sia troppo presto, e Lleyton [Hewitt] e Wally [Masur] daranno un parere in modo da arrivare alla decisione finale.
Ha parlato con Lleyton, è in una situazione difficile ora. È crollato nel ranking e sta facendo fatica. Il nostro compito come federazione è assicurarsi di avere un team di persone pronte a supportarlo oltre il lato tennistico».
Tuttavia finora né Tomic né il suo team ha risposto all'offerta di Tennis Australia, il che lascia qualche perplessità sulla sua motivazione. «Sappiamo il talento che ha, lo ha dimostrato. Gli metteremo a disposizione qualunque cosa per sostenerlo.
Il nostro aiuto consiste nell'avere un gruppo di persone che supporti gli atleti che ne hanno bisogno». Tiley sta anche aspettando di ricevere un report globale riguardante il fenomeno del match fixing, che sarà rilasciato a Londra il 28 novembre.
Il tennis, formato da sette organi ufficiali, ha lavorato due anni su come allontanare la corruzione, soprattutto nel circuito minore. E in questo l'Australia è spettatrice interessata visto che l'ex campione juniores del primo Slam stagionale Oliver Anderson è stato dichiarato colpevole di aver combinato una partita lo scorso anno al Challenger di Traralgon.
«Non abbiamo idea di cosa ci sarà nel report, ma sicuramente vedremo annunci significativi relativi al nostro sport».