Margaret Court e i matrimoni gay: 'Non avremo più festa del papà e mamma'
by LUIGI GATTO | LETTURE 2384
Da quando Margaret Court ha espresso tutta la sua disapprovazione verso i matrimoni tra persone dello stesso genere, ci sono stati diverse reazione negative, ma finora l'Australian Open, che ha uno stadio intitolato alla 25 volte campionessa Slam, non si è ancora espresso.
Intanto però iniziano ad esserci le prime ripercussioni, col circolo di tennis Cottesloe, nella zona di Perth, che le ha tolto il ruolo da testimonial del circolo, non solo per le tanto discusse dichiarazioni ma anche per la poca disponibilità che metteva la Court per essere presente nei tornei organizzati dal circolo.
"I nostri soci hanno votato contro la ri-elezione della Court", ha detto Ian Hutton, presidente del club. 'Sono dispiaciuta per quanto deciso dal circolo - ha riconosciuto Court - è stata una ragione fatta per motivi politici.
Penso sia triste. Non si ha la libertà di parola oggi per difendere se stessi. È un giorno triste per la nostra Nazione". "Abbiamo già 36.000 coppie gay con unione civile nella Nazione, non così tante se si pensa alle 25 milioni presenti.
Vogliono il matrimonio per distruggerlo. Se si continuerà in questo modo, non ci sarà più la festa della mamma, del papà, Pasqua e Natale. Alcuni dicono che la cristianità non dovrebbe immischiarsi con la politica ma siamo esseri umani.
Se crediamo che il matrimonio è tra una donna e un uomo, come scritto nella Bibbia, dovremmo essere in grado di poterlo dire".