Seconda giornata di gare ad Alicante ($43.000, terra), dove sono scesi in campo ben sei azzurri. Il bilancio è stato di quattro vittorie e tre sconfitte, con Cecchinato - vittorioso sul connazionale Gaio -, Giannessi, Giustino e Moroni che si sono qualificati per il secondo turno. Eliminati invece Travaglia e Viola, oltre al già citato Gaio.
Quest'ultimo era entrato in tabellone come lucky loser grazie al forfait di Almagro a causa di un problema al ginocchio. Tuttavia, non ha mai avuto chance contro Cecchinato, che ha sconfitto il faentino con lo score di 6-3 6-4 in un’ora e tre minuti di gioco, in cui non ha concesso nemmeno una palla break, peraltro smarrendo solamente nove punti alla battuta. Al prossimo turno affronterà Lorenzo Giustino, che ha approfittato del ritiro di Carlos Taberner, che ha abbandonato la sfida dopo essere andato in svantaggio per 5-1. Tra Cecchinato e Giustino ci sono due scontri diretti, con il primo che si impose nel Challenger di Roma nel 2014 in un match equilibrato terminato 6-4 al set decisivo, mentre il napoletano ebbe la meglio in un Futures nel 2010.
Vittoria anche per Alessandro Giannessi, testa di serie numero 7 del torneo, che ha superato Ivan Gakhov con il punteggio di 6-1 7-6(1). Il piemontese è stato bravo ad annullare una palla break sul 5 pari, dopo che nel nono gioco aveva perso la battuta e con essa la possibilità di chiudere il match avanti 6-1 5-3.
Al secondo turno Giannessi giocherà contro Mario Vilella Martinez (nessun precedente tra i due), qualificato numero 349 ATP che ha sconfitto Matteo Viola 6-4 6-2. Poco da fare per l’azzurro, che era anche riuscito a recuperare uno dei due break di svantaggio nel corso del primo set, pagando però gli enormi problemi al servizio (cinque break subiti e 47% di punti vinti complessivamente nei propri game di battuta).
Esce di scena invece Stefano Travaglia, recente vincitore a Marbella e fresco di best ranking al numero 109 del mondo. L’italiano, numero tre del seeding, si è arreso di fronte a Guido Andreozzi, che pochi giorni fa aveva perso in finale a Marbella proprio contro il ragazzo ascolano. Stavolta, però, è andata diversamente. L’argentino è riuscito ad aggiudicarsi il primo set al tiebreak grazie a una striscia di quattro punti consecutivi dal 3-5, conquistando poi il secondo con un break al nono game e archiviando la contesa con il punteggio di 7-6(5) 6-4 in un’ora e 37 minuti.
Infine, vittoria importante per Gian Marco Moroni, passato attraverso le qualificazioni e in grado di superare Pedro Martinez, numero 228 ATP, con lo score di 7-6(7) 6-2. Il ventenne romano ha dato la spallata decisiva alla partita alla fine del primo set, rimontando da 3-5 e aggiudicandosi il tiebreak al terzo set point, anche grazie a un sanguinoso doppio fallo dell’avversario sul 7 pari. Molto più facile la seconda frazione di gioco, in cui Moroni ha strappato il servizio all’iberico nel primo e nel settimo game. Al secondo ostacolo il numero 455 del mondo giocherà contro l’ungherese Attila Balazs, mai affrontato in carriera e che ha estromesso dal torneo Alexey Vatutin.
Da registrare anche il successo all'esordio di Andrea Basso. Nel più ricco Challenger settimanale, quello a Panama, l'azzurro abbatte grazie a un rapido 6-2 6-2 la difesa di Pedro Sakamoto e centra il terzo successo nel circuito minore nel 2018. Test decisamente più complicato con Carlos Berlocq al secondo turno.
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