E' un Marco Cecchinato in grande spolvero quello che si sta mettendo in mostra al Challenger di Torino, torneo in corso di svolgimento al Monviso Sporting Club. Quello visto oggi sul centrale dell'impianto grugliaschese è stato forse il miglior Cecchinato di tutta la settimana e con un 6-3 6-4 ha piegato la resistenza di un Jesse Huta Galung che non è stato sicuramente all'altezza di quello che ieri aveva estromesso dal torneo il numero 1 del seeding, Jaziri.
Merito anche della gestione tattica dell'italiano, che di fatto non ha sbagliato nulla. "Arrivavo da due match al terzo set – ha detto Cecchinato al termine – e volevo ridurre i tempi di gioco. Ho gestito bene le situazioni difficili del secondo set e sono riuscito nell’intento.
Domani vorrei sfatare il tabù stagionale delle semifinali Challenger, dopo quelle perse a Napoli e Vercelli". E ad attenderlo al penultimo atto della competizione torinese ci sarà il giovane francese Maxime Hamou, classe 1995 proveniente dalle qualificazioni, che con un'ottima prova impreziosita dal potente dritto ha fatto fuori il russo Arslan Karatsev per 6-3 7-6.
Nulla da fare, invece, per Gianluca Naso. Il trapanese si è dovuto arrendere davanti all'ex numero 79 del mondo, il rumeno Adrian Ungur. Il 30enne di Pitesti ha mostrato una maggiore solidità e ha sfruttato meglio le occasioni che gli sono capitate inanellando un periodico 6-3.
Domani Unguru se la vedrà con il belga Kimmer Coppejans, numero 4 del draw che ha superato in rimonta per 6-7-6-3 6-0 il britannico Kyle Edmund, sfiancato alla distanza sia sul piano nervoso che fisico.
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