Roland Garros - Grande beffa a Parigi: i crampi fermano Alcaraz, Djokovic in finale
by LUCA FERRANTE | LETTURE 5026
In una semifinale Slam, se conquista il primo set automaticamente riesce a portare a casa la vittoria (è accaduto 27 volte su 27). È il dato killer che Novak Djokovic ha rispettato anche nella super sfida contro Carlos Alcaraz al Roland Garros.
Bastava (forse) questo per spegnere gli schermi al termine del primo parziale, vinto dal serbo. Ma la partita più attesa dell'anno è stata molto di più, tra colpi pazzeschi, scambi durissimi e colpi di scena che hanno lasciato a bocca aperta tutti.
Sono infatti i crampi a fermare la rimonta del talentuoso giocatore spagnolo a inizio del terzo set, dopo l'incredibile prestazione nel secondo parziale per ristabilire l'equilibrio. Il nativo di Belgrado ringrazia e controlla questa situazione di assoluto vantaggio fino alla fine senza problemi.
Spettacolo nei primi due set
C'è tantissima tensione sul Philippe-Chatrier a inizio match, sugli spalti e in campo. Ad avvertirla, naturalmente, anche i due grandi protagonisti che commettono più di un errore gratuito non da loro nei primi game.
Djokovic parte benissimo in risposta e mette subito in difficoltà Alcaraz, che non riesce a prendere subito il controllo degli scambi e finisce per esagerare con la potenza dei colpi. È la chiave che lo porta al break nel quarto gioco, giocando in modo chirurgico e approfittando di qualche scelta sbagliata dello spagnolo (4-1).
Bisogna attendere il settimo gioco per il primo game-maratona della super sfida, che regala una serie di bellissime giocate: il nativo di Belgrado annulla addirittura tre palle break (4 in totale nel set) e, nonostante le tante difficoltà nel lancio di palla al servizio, conserva il vantaggio.
Nole si avvia verso la conquista del parziale, che ottiene per 6-3 dopo 57 minuti. Decisamente più equilibrio, anche visivamente guardando il punteggio, nel secondo set. I due non si fanno sorprendere e mantengono i rispettivi turni di battuta.
Sotto 4-3, il 36enne chiama un medical timeout per un piccolo problema al polso destro. Al rientro, l'iberico prende coraggio e si porta a casa un break di vitale importanza che gli consente di servire per il parziale. Il 22 volte campione Slam non molla di certo davanti alla prima difficoltà dell'incontro e sfrutta la tantissima fretta del rivale di voler a tutti i costi accorciare gli scambi e cercare subito una soluzione vincente: Alcaraz sbaglia un dritto con il campo completamente spalancato e Djokovic lo punisce con un rovescio sulla riga che gli vale il contro-break (5-4).
Un set ad altissima intensità in cui non sono ammesse distrazioni. Nole ne ha un'altra e finisce sotto 0-40, ma è abile ad annullare tutti i 3 set point e raggiungere il 5-5. Lo spagnolo tiene il servizio, il serbo invece va nuovamente 0-40 e questa volta deve cedere (7-5).
L'episodio che cambia la partita
Nel terzo set, dopo i primi due game 'tranquilli', l'episodio che cambia il regolare svolgimento del match. Lo spagnolo accusa crampi al polpaccio e decide di perdere 'a tavolino' il turno di battuta a 0 per ricevere subito un trattamento dal fisioterapista (come indica il regolamento).
La situazione però non è passeggera come successo a Miami contro Jannik Sinner: il 20enne di Murcia fatica a reggersi in piedi ed è costretto a lasciar andar il braccio a ogni colpo. "No puedo" è una frase che si lascia sfuggire il fenomeno spagnolo, rivolta a coach Juan Carlos Ferrero e al suo angolo.
Djokovic controlla e dopo 30 minuti ottiene il terzo parziale per 6-1. Dopo un toilette break, Alcaraz ci prova nel quarto set e sembra superare un po' il problema, anche se le difficoltà negli spostamenti restano e sono piuttosto evidenti.
Lo spagnolo va comunque vicino al break nel game inaugurale, che Nole è bravo a portare a casa per non complicare ulteriormente la sua partita. Il numero uno del mondo torna al servizio e lo cede. Djokovic prosegue in scioltezza trovando un secondo break di vantaggio (4-0). Questione di minuti per la vittoria, chiudendo 6-1 il quarto parziale. Photo credit: Roland Garros.
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