Wimbledon - Alcaraz vince una partita folle con Struff. Scivolone Hurkacz
by PERRI GIORGIO | LETTURE 1580
Due vittorie e dodici sconfitte: questo il biglietto da visita di Jan-Lennard Struff alla vigilia dei Championships. Che potesse mettere in difficoltà Carlos Alcaraz - che sui prati aveva disputato solamente due partite in carriera - sembrava abbastanza palese.
Che potesse spingerlo a una maratona da quasi cinque ore e accarezzare la vittoria, beh, forse un pizzico meno. Il talentino spagnolo - reduce da un filotto di successi stroardinario nella prima parte di stagione e dalla mezza-delusione nello Slam pariginp - alla seconda esperienza in carriera ai Championships ha bisogno degli straordinari per superare il taglio del primo turno.
Per quantità e qualità, difficilmente si vedrà di meglio nel corso della prima settimana. 'Carlitos' si ritrova a giocare una partita tre-quattro scambi contro un avversario che serve in maniestra straordinaria e che non concede ovviamente punti di riferimento da fondocampo.
Dopo una partenza negativa, e un guizzo ai piedi del jeu decisif nel secondo, Alcaraz che pare in controllo nel terzo set sul 3-3 va sotto 0-40. Struff costruisce il mega-vantaggio con tre risposte straordinarie e pizzica poi sul rovescio con un passante chirurgico una sortita a rete piuttosto dozzinale dello spagnolo.
Il quarto set rimane in equilibrio: Alcaraz risale dallo 0-30 sul 3-3 con quattro ace in fila e nel game immediatamente successivo si affaccia sul 15-30, complice anche uno scambio lunghissimo che risolve con una splendida soluzione di rovescio dalla diagonale sinistra sulla diagonale sinistra.
Struff contribuisce alla causa sul 30-30 con un sanguinosissimo 30-30, ma rimedia con un precisissimo servizio-e-volée e cancella una seconda palla break con un ace. Il tie break si rivela teatro equo e Alcaraz, con due ace e un recupero straorinario, mette la testa avanti sul 3-2 prima di rispondere benissimo, prendere il largo e sigillare la parità sul 6-3 con uno splendido passante di dritto.
Il deciding set rimane in equilibrio fino al 4-4: Struff, che commette un altro sanguinosissimo doppio fallo sul 30-30, perde il controllo della volée e non riesce a entrare nello scambio nel quindi successivo. O meglio, Alcaraz alla prima occasione utile prende il controllo della faccenda con una risposta nei piedi e spinge poi sulla diagonale destra in maniera perfetta: Finisce 4-6 7-5 4-6 7-6(3) 6-4.
La perde, la vince e la perde. A bocce completamente ferme nel lotto dei favoriti, o quanto meno nella mischia, con il titolo ad Halle sulle spalle e la semifinale della passata edizione da difendere, Hubert Hurkacz si spegne al primo turno contro Alejandro Davidovich Fokina.
Lo spagnolo, in una partita condizionata da due pause per pioggia, manca tre match point consecutivi sul 7-6 6-4 5-3 - prima della sosta sul 5-5 - e nel corso del deciding set si ritrova a recuperare un break di ritardo in due occasioni e a porre rimedio a una situazione di 4-7 nel jeu decisif.
Alla soglia delle quattro ore di gioco, lo spagnolo sigilla il successo sul 7-6(4) 6-4 5-7 2-6 7-6(8) e apre una voragine nella parte alta del tabellone, quella presidiata da Casper Ruud che si presenta invece con un netto successo ai danni Albert Ramos.
Davidovich affronterà al secondo turno Jiri Vesely. Andrea Vavassori aveva vinto il 'suo' Wimbledon superando il setaccio delle qualificazioni. Quella contro Frances Tiafoe si rivela come da pronostico una buonissima vetrina per il venticinquenne azzurro: emblemtico il 6-4 6-4 6-4 che con una sola interruzione per pioggia lo statunitense costruisce in poco meno di due ore di gioco. Photo Credit: Getty Images