Roland Garros - Ruud non sbaglia, si inchina Cilic. Contro Nadal la prima finale Slam



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Roland Garros - Ruud non sbaglia, si inchina Cilic. Contro Nadal la prima finale Slam

Che facesse parte del gruppone dei favoriti lo sapevamo un po' tutti. Che potesse addirittura raggiungere la finale, beh, forse un po' meno. Casper Ruud con la finale al Roland Garros entra scavalca Carlos Alcaraz e si mette alle spalle di Stefanos Tsitsipas, attualmente sulla quinta casella del ranking.

Ruud ritocca tutti i record relativi al tennis norvegese e raggiunge Rafa Nadal, parallelamente a caccia della quattordicesima perla sul mattone rosso di Bois de Boulogne e del Major numeri venti. Le difficoltà nella sfida con Marin Cilic, reduce dalla vittoria ai danni di Andrey Rublev ai quarti, le accatasta in realtà tutte nel corso del primo set.

Il resto è un contorno quasi del tutto necessario per il nuovo: finisce 3-6 6-4 6-2 6-2 Il vero highlight della serata? Nel cuore del terzo set una ragazza fa irruzione in campo e si incatena alla rete in segno di protesta.

La partita viene sospesa per una decina di minuti con i due giocatori costretti a rientrare negli spogliatoi. Si riparte dal 3-6 6-4 4-1 Ruud.

La cronaca del match: storica finale Slam per Ruud

Stili di gioco completamente differenti, obiettivo comune.

Raggiungere Rafa Nadal in finale. Ruud e Cilic si studiano un po' e il tennista croato tenta ovviamente di dettare il ritmo da fondocampo, ma soprattutto di far valere la maggiore potenza con i primi due colpi e la maggiore flessibilità del servizio.

La regolarità di Ruud spezza però a poco a poco il muro di Marin Cilic, che mantiene il pallino degli scambi sostanzialmente solo per un set. Il tennista croato, alla quinta semifinale Slam in carriera, applica un piano tattico tanto semplice quanto efficacie.

E fin quando il servizio e i primi due colpi funzionano conduce, appunto. Il tennista norvegese, che elimina completamente dal progetto gli errori non forzati nel secondo set e che qualitativamente cresce consdierevolmente anche con il servizio, costringe Cilic a una partita da troppi scambi.

Chiamato a conservare un break di vantaggio non sbaglia e proprio in avvio di terzo assesta la spallata decisiva. Avanti 1-0, addirittura marchia il vantaggio con un game da tre ace e insinua sempre più dubbi nella testa di Cilic, che fatica tra le altre cose anche a mantenere i nervi saldi.

Cilic perde in realtà completamente la pazienza e ovviamente anche i punti di riferimento da fondocampo, con Ruud che parallelamente quindici dopo quindici si avvicina di qualche centimetro alla riga di fondo durante gli scambi prolungati.

Con la lancetta della benzina prossima allo zero, Cilic stacca la presa anche dal punto di vista genuinamente tennistico. Una bella botta di fiducia per Ruud, che costruisce in maniera sostanzialmente perfetta il 4-0 e che negli ultimi due turni di battuta concede le briciole.

Sul 4-1 la partita però viene brutalmente interrotta dall'invasione di campo di una ragazza che si incatena alla rete. Per ripristinare l'ordine gli organizzatori - con Amelie Mauresmo a monitorare i lavori - impiegano complessivamente circa quindici minuti.

La storia non cambia nel quarto set, anzi. A Cilic non funzionano più le gambe e non funziona più il tennis: occasione più unica che rara per Ruud di prendere il controllo totale della faccenda e di giocare su tutte le difficoltà del croato, che fa praticamente in tempo a smuovere lo zero dalla casella dei game e a rendere in qualche modo accettabile il passivo.

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