Ljubicic su Roger Federer: "Se non si fosse infortunato avrebbe continuato a vincere"



by GIANLUCA RUFFINO

Ljubicic su Roger Federer: "Se non si fosse infortunato avrebbe continuato a vincere"
Ljubicic su Roger Federer: "Se non si fosse infortunato avrebbe continuato a vincere"

Il ritiro dal mondo del tennis di Roger Federer di qualche mese fa ha segnato la definitva fine di un’epoca, quella dei Big Three. Insieme a Novak Djokovic e Rafael Nadal lo svizzero ha dominato il circuito maschile per quasi vent’anni, nell’era più fiorente della storia del tennis.

65 slam in tre, innumerevoli finali memorabili e un’impronta indelebile nel cuore degli appassionati di questo sport. In una recente intervista al Tages Anzeiger, Ivan Ljubicic, ex tennista e allenatore di Federer dal 2016 al 2022, ha raccontato alcuni aspetti del suo lavoro con l’ex tennista svizzero e retroscena interessanti.

Ljubicic su Federer:“Forse ho imparato più io da lui che lui da me”

Ljubicic ha spiegato cosa significa lavorare con il 20 volte campione slam svizzero. “Quando mi ha assunto, il suo obiettivo era molto semplice: vincere di nuovo uno Slam.

Non sapevamo se sarebbe stato possibile. Il modo in cui ha battuto Rafa in finale, dopo essere stato sotto di un break nel quinto set, non si può battere. È il Monte Everest. Ne ha approfittato per vincere Indian Wells e Miami o Wimbledon senza perdere un set, gli Australian Open di nuovo nel 2018 o riconquistare la posizione numero 1 del ranking.

Ha surfato l'onda. In quel periodo ha avuto fasi in cui pensava di non poter perdere”. Sul ritiro dello svizzero, l’ex numero 3 del ranking ne è sicuro. “Se non si fosse infortunato, Roger avrebbe continuato a vincere e a giocare.

È come per Rafa. Non so se Rafa non tornerà, ma loro amano così tanto questo sport che continueranno a giocare finché potranno. Finché il loro corpo non dirà basta. La sua carriera non sarebbe potuta finire in un altro modo”.

Per Ljubicic la caratteristica più impressionante di Federer era la determinazione e la dedizione al sacrificio. “La gente non sa quanto si sia impegnato durante il periodo trascorso con me. Non mi ha mai detto che non voleva fare qualcosa, al contrario, voleva di più” aggiungendo poi “Forse ho imparato più io da lui che lui da me.

Sono entrato in una dimensione che non conoscevo. Essere il numero 1, vincere gli Slam e tutto ciò che ne consegue. È stata un'esperienza incredibile. Se non la si vive in prima persona, non la si può capire”.

Ljubicic ha poi parlato dell’influenza di Federer sul tennis. “Nessuno si avvicinerà mai a ciò che Federer ha dato a questo sport. Ha ricevuto il premio di tennista più amato per 19 anni di fila e ha vinto il premio per la sportività per 13 volte.

Non credo che in nessun altro sport ci sia stato qualcuno che sia stato amato e abbia influenzato tanti altri come lui” ha detto il croato. L’ex tennista croato ha concluso parlando di come immagina il futuro del maestro svizzero.

Non lo vedo come un allenatore. Lo vedo più come un mentore. Gli piace aiutare, ma non credo che voglia impegnarsi come un allenatore. Gli piace fare molte cose”.

Roger Federer

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