L'incredulità, le emozioni e la gioia che è riuscita a portare una singola ma pesantissima vittoria. In una recente intervista al podcast Court-Side, riportata anche da Sportskeeda, Tommy Haas ha ricordato l'incredibile rimonta che gli ha consentito di battere nel 2017 Roger Federer sull'erba di Stoccarda.
"Avere l'opportunità di giocare contro di lui in Germania, davanti alla mia famiglia, sull'erba… c'era anche mia figlia, aveva solo sei anni. La mia mente stava solo pensando: 'Usciamo, divertiamoci e godiamoci questo momento'
Quel momento è stato l'inizio del mio addio agli eventi tedeschi, visto che dovevo ancora giocare l'Atp 500 di Halle e quello di Amburgo, così come a Kitzbuhel. Ricordo vagamente che ero in svantaggio, eravamo 6-2 e 2-1 nel secondo set.
Ho guardato l'orologio e mi sembra che fino a quel momento avessimo giocato appena 27 minuti. Ricordo perfettamente che continuavo a ripetermi sempre la stessa cosa: 'Almeno, cerchiamo di arrivare all'ora di gioco'" ha rivelato.
Gli aneddoti raccontati da Tommy Haas
"Qualsiasi partita che durasse meno di un'ora sarebbe come una lezione di tennis, un pestaggio in pratica. Continuavo a pensare a quanto sarebbe stato imbarazzante per me cadere in quel modo, quindi il mio unico obiettivo in quel momento era rimanere in campo.
Penso di aver salvato una palla break sul 4-4 e poi un match point sul 4-5. In qualche modo sono riuscito ad arrivare al tie-break del secondo set e quando mi sono seduto di nuovo e ho guardato l'orologio era un'ora e 25 minuti, quindi ho pensato che fosse fantastico, pensavo davvero che la vita non potesse essere migliore.
Quando ho vinto il terzo set è stato incredibile, non avrei mai potuto immaginare che avrei avuto la minima possibilità di vincere quel match" ha raccontato le impressioni di quel momento. "La parte negativa di tutto ciò era sentire come la mia schiena iniziava a irrigidirsi più del necessario.
Da un lato ero tremendamente felice e rilassato per quello che stava accadendo, ero felicissimo, ma dall'altro non potevo credere di aver ricominciato a soffrire di problemi alla schiena, proprio in quella partita. Sapevo anche che questo infortunio era il tipico infortunio che poi dura un paio di giorni, anche settimane.
Quando ho vinto l'incontro e sono andato a rete per stringergli la mano, ho pensato che fosse ora di salire sul microfono e dire: 'Ecco fatto!' Sapevo di non potercela fare, ma battere Roger Federer sull'erba, in Germania e con mia figlia e la mia famiglia davanti a me, è il massimo che ci sia.
Anche se sapevo che la mia schiena stava così male che non avrei potuto giocare la prossima partita" ha aggiunto e concluso nell'intervista.
• Mouratoglou si esprime sul GOAT: il pensiero su Novak Djokovic e Roger Federer• Novak Djokovic nella storia: Roger Federer raggiunto ancora• Andrea Bocelli si emoziona per Roger Federer: "È stato un grande privilegio"• Roger Federer scoppia in lacrime al concerto di Andrea Bocelli• Novak Djokovic eguaglia Roger Federer: 71 titoli sul cemento per il serbo• Jannik Sinner sulle orme di Roger Federer: il record è storico