Matteo Berrettini non ha mai nascosto il nome del suo idolo sportivo nel mondo del tennis. Si tratta di Roger Federer, giocatore per cui ha fatto il tifo fino a quando ha iniziato a frequentare con costanza il circuito maggiore.
Il romano ha avuto la possibilità di affrontare la leggenda svizzera in due occasioni nel 2019: la prima a Wimbledon e la seconda alle ATP Finals di Londra. Dopo aver perso nettamente sui prati dell'All England Club, Berrettini ha accettato di buon grado la sconfitta e scherzato con Federer durante la stretta di mano: "Grazie per la lezione, Roger!
" . In una lunga e interessante chiacchierata con Gianluca Gazzoli, ideatore del format BSMT, l'azzurro ha ricordato proprio quella partita e le emozioni provate alla Laver Cup in occasione del ritiro di Federer.
Berrettini e il discorso in lacrime di Roger Federer
“La prima volta che ho giocato contro Federer a Wimbledon nel 2019 ho vinto cinque game.
Non sono proprio riuscito ad entrare nel mood partita. Era il quarto turno, ero carico. Sono entrato in campo e ho detto: “Non è vero che sto giocando contro di lui” . Qualche anno prima tifavo ancora per lui.
È stata un’esperienza bellissima, che mi ha insegnato tantissimo. Non è stato per niente facile" , ha raccontato Berrettini. "Ha giocato l’ultimo match alla Laver Cup lo scorso anno e io ho avuto la fortuna e l’onore di essere presente.
Lui piangendo ci ha detto: “Non avete idea della fortuna che avete a poter continuare a giocare. Io darei qualsiasi cosa” . Nonostante tutto l’amore che provano le persone per lui, dopo una carriera irripetibile, gli leggevi ancora negli occhi quella voglia di giocare e divertirsi.
È stata una lezione che porterò per sempre dentro. Sono stati quattro giorni davvero emozionanti. Novak Djokovic? È difficile da battere. Non lo ha mai detto, ma a lui piace giocare contro di me dal punto di vista del gioco.
Oltre a essere, insieme a Federer e Rafael Nadal, uno dei più grandi della storia del tennis, mi sorprende la sua voglia di rimettersi sempre lì. Ha vinto tutto ed è impressionante il modo in cui trovi sempre quel fuoco.
È impressionante il centimetro in più che riesce a mettere, quell’agonismo. È la caratteristica principale di tutti i più grandi sportivi” . Photo Credit: Getty Images