Marcelo Rios: "Federer non era un giocatore divertente, meglio Fognini"
by MARTINA SESSA | LETTURE 3587
Ognuno ha la propria idea di tennis. Bellezza, risultati, divertimento, comportamenti: sono tutti i fattori che potrebbero far protendere verso uno o alcuni protagonisti del circuito. Il divertimento è il parametro che ha utilizzato Marcelo Rios per giudicare gli ultimi venti anni di circuito maschile.
L’ex numero uno del mondo non trova ciò in due dei giocatori più importanti degli ultimi anni di tennis, ossia Roger Federer e Novak Djokovic, che in due fanno 42 titoli del Grande Slam, ma sceglie altri tennisti: “Federer per me non è un giocatore che vedi e dici 'che divertimento'.
Mi piace come gioca perché è un ragazzo con una facilità incredibile, molto intelligente in campo, molto bravo. Ma non è un Kyrgios, un Fognini che lo vedi e aspetti che faccia storie, che faccia casino.
È più divertente. – ha dichiarato al giornalista di ESPN Ricardo Shannon, come riportato da claytenis.com - Neanche Djokovic trovo un ragazzo divertente in campo”.
Lo show di Kyrgios
Una scelta diversa dal solito, ma che ha delle ragioni ber precise. L’ex tennista cileno ha spiegato il motivo per cui Kyrgios e Fognini sono tennisti più divertenti da vedere, legato soprattutto all’immagine di un bad boy in un sport che ha regole ferree da seguire.
“Il tennis ha sempre avuto restrizioni. Se ingiuri, prendi una multa; se lanci la racchetta, un'altra multa. Nelle conferenze stampa non si poteva parlare male di nessuno. Wimbledon ti fa vestire di bianco facendoti sembrare non so cosa.
Il tennis è noioso, è come guardare il cricket. Poi esce uno come Kyrgios e rivoluziona tutto. Riempie gli stadi, è uno spettacolo. Anche la mia personalità era un po' "sbagliata". Attiravo molta attenzione lanciando racchette o dicendo "vecchio cazzo" (a una signora fastidiosa tra la folla).
La gente si è divertita”, ha dichiarato il cileno nell'intervista trasmessa da FShow, che si rivede nei due tennisti citati per via del comportamento simile che avevano in campo. Photo credits: Reuters