'Non volevo che vincesse': Rafael Nadal svela un aneddoto su Roger Federer
by SIMONE BRUGNOLI | LETTURE 7982
Sebbene non stia attraversando un periodo facile, Rafael Nadal è comunque volato a Londra per ‘salutare’ il suo amico e grande rivale Roger Federer. Il fuoriclasse spagnolo ha preso parte all’ultimo match del Re, che è andato in scena venerdì scorso alla Laver Cup.
Il 36enne di Manacor non è riuscito a trattenere le lacrime durante la cerimonia in onore dello svizzero, con il quale ha dato vita ad una delle rivalità più emozionanti nella storia dello sport. La loro amicizia si è rafforzata con il passare degli anni, tant’è vero che il pianto di Rafa ha fatto letteralmente il giro del mondo.
Gli ultimi mesi non sono stati semplici per il maiorchino, visto che sua moglie Xisca è entrata nell’ultima fase della gravidanza e si è dovuta recare in ospedale per precauzione. Nadal si è inoltre procurato uno strappo agli addominali a Wimbledon e poi nuovamente agli US Open, dove non è riuscito ad andare oltre gli ottavi.
In un’intervista rilasciata a ‘El Partidazo de COPE’, l’iberico ha parlato a lungo della sua rivalità con Federer.
L'aneddoto di Rafa Nadal
“Come ogni cosa, anche il rapporto tra me e Roger Federer ha avuto diverse fasi.
È stato bello fin dall’inizio e si è rafforzato con il passare degli anni. Ad un certo punto delle nostre carriere, ci siamo resi conto di quanti momenti speciali avessimo vissuto assieme. Abbiamo capito che il nostro rapporto personale era più importante di quello professionale.
Il fatto di lavorare insieme nel Players’ Council ha contribuito ad avvicinarci ulteriormente, perché abbiamo sempre avuto come obiettivo comune quello di far crescere il tennis” – ha raccontato Nadal.
Rafa ha poi svelato un retroscena sul trionfo di Federer al Roland Garros 2009: “All’epoca non volevo che Roger vincesse quella finale, devo essere sincero. Eravamo nel pieno della nostra rivalità e ci stavamo giocando la prima posizione del ranking ATP.
Se si fosse aggiudicato quel torneo, probabilmente mi avrebbe superato. Al tempo stesso, sono sempre stato un amante dello sport. Avevo battuto Federer in finale a Parigi nel 2006, 2007 e 2008. Stava facendo di tutto per conquistare l’unico Slam che gli mancava e c’era già andato vicino diverse volte.
Mi emoziono ripensando a quel giorno. Sportivamente per me è stato un male che abbia vinto, ma se lo meritava”.
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