Quando giocatori come Rafa Nadal, Roger Federer e Novak Djokovic sono fuori dal circuito tutto è diverso. I tornei proseguono regolarmente, vengono eletti nuovi campioni, ma quando in campo ci vanno i “Big Three” ha tutto un altro sapore, c’è poco da fare.
I più lungodegenti sono lo spagnolo e lo svizzero, rispettivamente alle prese con problemi a una caviglia e a un ginocchio, mentre il serbo sta semplicemente ricaricando le batterie dopo l’ennesima stagione sopra le righe.
Ciò che rende grandi i tre fuoriclasse sono le qualità umane oltre che tecniche. Tra di loro c’è sempre stato un profondo rispetto e appena gli è possibile non perdono l’occasione per parlare bene l’uno dell’altro.
Questa volta è toccato a Nadal, che in una recente intervista concessa a “Number Web” ha elogiato grandemente i suoi illustri rivali.
Nadal: “Federer e Djokovic giocatori perfetti”
Il maiorchino ha cominciato parlando di Novak Djokovic, un giocatore che lui definisce “senza debolezze” per la completezza del suo gioco su ogni superficie: “È un tennista perfetto, senza debolezze", ha detto Nadal.
"Che si tratti di un campo in terra battuta, un campo in erba o un campo duro, lui è capace. E quest'anno è stato incredibilmente solido. Anche nei giorni in cui le cose sembrano essere fuori posto, l'energia della sensazione che vincerò sicuramente compensa” .
Poi ha risposto in merito a Roger Federer, il suo primo grande avversario prima che Djokovic si facesse largo tra di loro: “Anche Roger è un tennista perfetto", ha aggiunto Rafa. "La modernità del suo stile di gioco è eccezionale.
È molto difficile per il suo avversario prevedere il suo gioco a causa della varietà di modi in cui può combattere” . Il 35enne di Manacor ha ripercorso anche la sua cavalcata al Roland Garros numero 14, interrotta bruscamente proprio da Djokovic in semifinale: “Penso che Novak sia stato più efficiente e intelligente di me nella fase di decisione del gioco quel giorno, e ai miei occhi sembrava fisicamente più fresco.
Volevo vincere il torneo il più a lungo possibile, ma è stato interrotto. Non ho rimpianti al riguardo. Sto bruciando per rendere l'Open di Francia il mio torneo anche l'anno prossimo”, ha spiegato Nadal, che ha poi ammesso di sentirsi piuttosto svuotato in quel periodo sul piano delle energie: “A metà giugno, quando ho perso contro Novak Djokovic nella semifinale degli Open di Francia, ho capito che ero stanco.
Ho deciso di prendermi una breve pausa per recuperare. Non ho 20 anni. È importante non spingersi al limite per evitare infortuni” .