Gunthardt: "Rivedremo Roger Federer in campo, ma non so se nel circuito ATP"
by SIMONE BRUGNOLI | LETTURE 4573
Gli innumerevoli fan di Roger Federer sono caduti nella disperazione quando il loro idolo ha annunciato che si sottoporrà ad una nuova operazione al ginocchio destro. È la terza volta che il fuoriclasse svizzero va sotto i ferri nell’ultimo anno e mezzo.
Avendo da poco compiuto 40 anni, è lecito chiedersi se rivedremo mai il 20 volte campione Slam nel circuito ATP. Nel video pubblicato su Instagram, l’ex numero 1 del mondo ha ammesso che non sarà un’impresa facile tornare a giocare, ma vuole conservare un barlume di speranza almeno per una passerella conclusiva nel 2022.
Re Roger ha disputato appena 13 match quest’anno, con i quarti a Wimbledon che rappresentano il suo miglior risultato stagionale. La pesante sconfitta per mano di Hubert Hurkacz sul Centre Court aveva lasciato bruttissime sensazioni, così come il successivo forfait alle Olimpiadi di Tokyo (l’altro grande obiettivo del suo 2021).
In una recente intervista concessa a ‘Blick’, il capitano svizzero di Fed Cup Heinz Gunthardt ha illustrato come Federer voglia darsi un’ultima chance il prossimo anno.
Riuscirà Federer a tornare in campo nel 2022?
“Roger Federer è riuscito a tornare in campo quest’anno, ha migliorato la sua condizione e ha giocato di nuovo abbastanza bene, con dei rari picchi ad altissimo livello” – ha spiegato Gunthardt.
“Visto che le cose non sono andate così male per lui, avendo raggiunto i quarti a Wimbledon nonostante una forma precaria, non escludo che la sua intenzione sia quella di riprovarci nel 2022. La sua speranza è di ridurre ulteriormente quel dolore al ginocchio” – ha aggiunto.
Nel corso degli ultimi anni, Roger ha avviato numerosi progetti relativi al tennis e non solo. “Se proprio non dovesse riuscire a tornare nel circuito ATP, lo rivedremo sicuramente per un'ultima passerella alla Laver Cup o in un ‘Match for Africa’.
Ne sono sicuro al 100%” – ha sottolineato Gunthardt. Il 40enne di Basilea ha rivelato che dovrà usare le stampelle per molte settimane, un ulteriore indizio del fatto che non dovrebbe trattarsi di un semplice intervento di artroscopia.