Roddick: “Dev’essere crudele per Federer-Nadal-Djokovic e Serena Williams”
by GIACOMO CORTOPASSI | LETTURE 5785
In un’intervista per Forbes, l’ex numero uno del mondo Andy Roddick ha dichiarato che la presente situazione – dominata dall’epidemia di Covid-19 fattasi rapidamente pandemia globale – avrà ripercussioni negative non solo per i giocatori più in basso nel ranking, ma anche per i grandi campioni come Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic o Serena Williams, che vedono improvvisamente interrotta la propria rincorsa ai principali record mondiali.
Le parole di Andy Roddick su Federer, Nadal, Djokovic e Williams
Numero uno ATP nel settembre 2003, a seguito della sua unica vittoria agli Us Open, Roddick ha raggiunto anche tre finali a Wimbledon e quattro semifinali agli Australian Open, mentre a Parigi non è mai andato oltre gli ottavi.
Detentore di 32 titoli ATP, il suo ultimo acuto nel circuito principale è arrivato nel luglio 2012 ad Atlanta, in cui ha sconfitto Gilles Muller in rimonta al terzo set. “Dev’essere crudele per i giocatori”, ha detto Andy a Forbes.
“Specialmente per Roger, Rafa e Djokovic, ma anche per Serena. Quest’anno vanno tutti alla caccia del record Slam. E’ odioso pensare che la pandemia potrebbe determinare chi finirà in cima a questa classifica”.
Roddick è quindi passato a commentare anche sui tennisti più in basso nella classifica: “Non mi preoccupo dei top players o dei migliori tornei. Loro staranno bene finanziariamente e otterranno comunque la maggior parte dei loro contratti di sponsorizzazione.
Io mi preoccupo dei giocatori e dei tornei di livello inferiore che vivono di un budget annuale. Molti di loro non si possono permettere uno zero nell’arco di dodici mesi. Sarei scioccato se riuscissimo a superare questo periodo senza che alcuni tornei se ne vadano o senza il ritiro di alcuni giocatori, visto che c’è così poco margine di errore”.
Secondo l’americano, la situazione è adesso davvero fuori controllo: “Non ho sentito nessuno che sia veramente ottimista su un percorso chiaro e netto in avanti, sino ad’ora. Le persone adesso potrebbero aggrapparsi alla speranza più di qualsiasi altra cosa.
Il tennis ha le sue sfide personali. C’è poi ancora grande incertezza sul virus stesso. In poche parole, è tutto completamente al di fuori del controllo dei giocatori e, come tutte le altre cose nella vita, ora si può solo aspettare e vedere come si evolve la situazione”.