Rafa Nadal, dopo 912 settimane è fuori dalla top 10: l'omaggio degli altri tennisti
by MARTINA SESSA | LETTURE 3732
912 settimane dopo, il giorno è arrivato. Rafael Nadal è uscito dalla top 10, dopo il suo ingresso per la prima volta nel 2005: 17 anni, 10 mesi e 25 giorni dopo il tennista spagnolo dice addio alla parte alta del ranking Atp.
Un’uscita che era già attesa da inizio marzo, non avendo il numero due di Spagna potuto difendere la finale conquistata lo scorso anno a Indian Wells. Considerando i punti conquistati anche dai suoi avversari, il ventidue volte campione Slam è scivolato alla tredicesima posizione del ranking: tutto potrebbe cambiare sulla terra rossa, dove è previsto il suo ritorno in questo 2023 di alti e bassi.
Quello di Rafael Nadal rimane un traguardo incredibile, che i suoi colleghi, più giovani e non, hanno voluto celebrarlo.
L'omaggio a Nadal, da Medvedev a Zverev
In un video messaggio dell’Atp, riportato da Supertennis, che rende omaggio al quattordici volte campione all’Open di Francia, i tennisti del circuito maschile hanno voluto celebrare la fine di questo record e di questo dominio.
“È un campione immenso. 912 settimane consecutive, non sembra nemmeno più un obiettivo impossibile, ma solo perché Rafa l’ha reso possibile”, ha detto Daniil Medvedev. “È già un traguardo incredibile stare in top10 per 17 o 18 anni, ma farlo senza mai uscire una volta è un successo straordinario”, aggiunge Alexander Zverev.
“Strabiliante”, dice Felix Auger Aliassime, mentre Casper Ruud guarda al futuro prossimo: “Lui ora ha già la possibilità di tornarci, di rimanere in top10, per 912 settimane è qualcosa di incredibile!”.
Non solo tennisti del presente, ma anche chi ha condiviso con lui il campo da tennis nel passato. “Lui vive per questo sport, lo mette al primo posto; la sua mentalità, la sua voglia di vincere, è tutto incredibile.
Bisogna riconosci l’infinita determinazione, per questo sarà ancora il favorito per il Roland Garros”, dice nel video il direttore del torneo di Indian Wells Tommy Haas. Photo credits: IPA