Carlos Alcaraz ha vissuto una stagione da protagonista e, grazie al primo Slam vinto agli US Open, è diventato il più giovane numero uno nella storia del tennis. Lo spagnolo ha dimostrato di poter già competere contro i migliori giocatori del circuito maggiore e, al Masters 1000 di Madrid, è riuscito a battere Rafael Nadal e Novak Djokovic nello stesso torneo.
Nessuno aveva compito un’impresa di tale portata sulla terra battuta. Alcaraz avrebbe meritato di chiudere il 2022 alle Atp Finals di Torino, ma l’infortunio subito al Masters 1000 a Parigi-Bercy si è rivelato più grave del previsto.
Gli esami strumentali hanno infatti evidenziato uno strappo obliquo alla parete addominale sinistra. Il talento di Murcia ha iniziato a seguire una dura fase di riabilitazione e il suo obiettivo è quello di tornare al 100% agli Australian Open.
Alcaraz e il paragone con Rafael Nadal
Lo spagnolo ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione dei tre tornei Challenger che MEF Tennis Events organizzerà a Tenerife tra gennaio e febbraio 2023. “Essere numero non mi pesa.
Cerco di considerarla una cosa normale; almeno ci provo. Non devo mai dimenticare che qualunque cosa accada in futuro, devo godermi il tennis e giocare a modo mio" , ha spiegato Alcaraz ai media locali e nelle parole raccolte da Punto de Break.
"Sto lavorando con pazienza, ma anche con la voglia di poter tornare ad allenarmi normalmente. Mi restano ancora poche settimane. So che la stagione sarà difficile e che devo prepararmi mentalmente, perché sono il numero uno e andrò ai tornei come favorito.
Ho le idee chiare su come giocare. Paragone con Nadal? E' un piacere per ogni amante del tennis vederlo in campo. Gioca ancora a un livello molto alto. Cerco di fare orecchie da mercante e di godermi il percorso. Non ha senso fare paragoni.
Non importa la posizione che occupo attualmente: la carriera di Rafa conta molto di più. Sono ambizioso e spero di poterlo eguagliare o superare e di raggiungere almeno la metà dei suoi risultati" . Photo Credit: AFP