Jaume Munar commenta lo straordinario inizio di stagione di Rafael Nadal
by SIMONE BRUGNOLI | LETTURE 2201
Rafael Nadal ha iniziato benissimo la stagione, pur essendo reduce da un lungo stop per infortunio. Il fenomeno spagnolo si è presentato in Australia fra mille incertezze, ma è riuscito a compiere una delle imprese più memorabili di tutta la sua carriera.
L’ex numero 1 del mondo si è dapprima aggiudicato l’ATP 250 di Melbourne, poi ha fatto saltare il banco agli Australian Open. Sfruttando l’assenza di Novak Djokovic per la ben nota questione vaccinale, Rafa è salito in cattedra in un torneo che gli era spesso risultato ostile in passato.
Dopo essere sopravvissuto a due autentiche battaglie contro Denis Shapovalov e Matteo Berrettini, il 35enne di Manacor ha rimontato due set di svantaggio a Daniil Medvedev in finale. Grazie a quel successo, l’iberico ha scavalcato Roger Federer e Novak Djokovic portandosi a quota 21 Major.
Nadal è inoltre diventato il quarto uomo nella storia ad aver conquistato tutti gli Slam almeno due volte (insieme a Djokovic, Rod Laver e Roy Emerson). Come se non bastasse, il maiorchino si è imposto anche nel prestigioso ATP di Acapulco.
Una frattura alla costola rimediata durante il torneo di Indian Wells lo costringerà a saltare i primi appuntamenti sul rosso. Durante un’intervista concessa a MARCA, Jaume Munar ha elogiato il suo illustre connazionale.
Munar ringrazia Rafa Nadal
“Oggi ho le mie routine e i miei ritmi, avendo molta più esperienza rispetto a qualche anno fa. Rafael Nadal mi ha aiutato tantissimo, gliene sarò grato per tutta la vita. La sua determinazione non smetterà mai di stupirmi.
È fonte di ispirazione per me e per tutti i ragazzi. Se c’è qualcuno che ha avuto un impatto diretto sulla mia carriera, quello è certamente Nadal” – ha rivelato Munar. Jaume ha commentato lo straordinario inizio di stagione di Rafa: “Lo conosco benissimo, quindi sono sorpreso fino ad un certo punto.
Adora il tennis e lavora duramente per rimanere competitivo alla sua età. Ovviamente compete anche per i record, ma è la passione per il gioco che gli consente di mantenere lo stesso approccio che aveva 18 anni fa”.