Rafael Nadal: "Non mi interessa se vincerò più slam di Federer e Djokovic"
by GIUSEPPE DI LAURO | LETTURE 7210
Un inizio migliore Rafa Nadal sicuramente non poteva chiedere nel giorno del suo debutto agli Australian Open. Vittoria netta e senza storie contro Giron in tre set e buone sensazioni per il proseguo dello slam. Molto interessante poi la conferenza stampa che ne è susseguita e che è stata ricca di riflessioni.
Il tennista maiorchino ha approfondito scrupolosamente il problema che ha avuto l’anno scorso al piede, rispondendo poi ad alcune domande molte interessanti sulla questione “Goat” e sulla vicenda Novak Djokovic.
"Oggi è stato un ottimo inizio, penso di aver giocato una buona partita, meglio della scorsa settimana, è un processo che migliora di giorno in giorno. Non posso lamentarmi di nulla, ho servito bene, ho fatto quello che dovevo e ora è il momento di allenarsi duro domani per poter giocare ancora meglio al secondo turno" -ha commentato lo spagnolo numero cinque del mondo- "Avrei firmato ad occhi chiusi tre settimane fa solo stando qui, quando ero devastato sdraiato sul letto.
Ma avrei firmato anche un mese e mezzo fa, quando non sapevo se avrei giocato a tennis di nuovo a livello medio-alto. Il dolore al piede non mi ha permesso di allenarmi normalmente per molto tempo e questo recupero sarà difficile perché gareggio in pochissimi eventi da due anni e perché sono più grande" -ha commentato con la sua solita schiettezza- "Il piede è peggiorato molto a causa della sosta.
Essere stati fermi per circa 7 o 8 settimane ha fatto bene alle ginocchia, ma fatale al piede. Questo è un infortunio che mi si è trascinato per tutta la mia carriera e che soffro soprattutto con il freddo, ma mi è stato permesso di giocare senza molte limitazioni.
Tuttavia tutto è cambiato dopo quel periodo di tempo perché non mi è stato permesso di allenarmi senza dolore o di giocare regolarmente”. Interrogato sull'importanza di aggiungere ore in campo e aver potuto raggiungere il torneo con un titolo, Nadal è stato chiaro: "E' ovvio che gareggiare aiuta molto e vincere significa che ogni volta posso scegliere di giocare meglio.
Ora ho bisogno di tempo, di allenarmi bene e accumulare ore di partite in campo. Se succede, spero di continuare ad avere l’opportunità di lottare per buoni obiettivi. So che tutto può cambiare rapidamente in meglio o in peggio nello sport, ma sono molto contento di dove sono adesso”.
VINCERE PIU' SLAM DEGLI ALTRI? LE MIE PREOCCUPAZIONI SONO ALTRE"
In ogni slam, ai big three, arriva sempre la consueta domanda sulla possibilità di portarsi al primo posto in solitaria per quel che riguarda gli slam vinti “Guardate, lo dirò onestamente, questa non è una mia posiziona, ma è la realtà.
Capisco tutto questo film che è stato fatto per quanto riguarda la questione Goat che attrae molto, ma vivo giorno per giorno e le mie preoccupazioni sono molto differenti. Sinceramente, non credo che la mia felicità per il futuro dipenderà dal fatto che vincerò più o meno titoli del Grande Slam rispetto a loro.
Noi tre abbiamo superato di gran lunga le aspettative che avremmo potuto avere quando eravamo giovani e non vivo con quell'angoscia di voler essere il primo. Se verrà bene altrimenti no“, ha commentato il tredici volte vincitore del Roland Garros che vede in Djokovic quello con più possibilità per raggiungere questo traguardo.
Immancabile la domanda dei media sulla questione che ha tenuto banco nelle ultime settimane, ovvero la questione inerente all’espulsione di Novak Djokovic dal continente australiano "Sono abbastanza stanco di questa questione” -ribadisce- “Una settimana fa, quando aveva vinto il primo processo, ho detto che era finita, che la giustizia aveva parlato e poi ieri ha detto altro.
Non andrò mai contro ciò che dice la giustizia, questo è quello che penso a titolo personale. Ovviamente non è la situazione migliore per lo sport perché l'ideale è che i migliori gareggino nei grandi eventi, se Novak fosse stato qui sarebbe stato meglio per tutti.
Ci sono state una serie di tristi circostanze sfortunate e penso che ci siano state diverse parti che hanno fallito”.
Sulla sua relazione con Novak, lo spagnolo è stato schietto: "Ho sempre avuto grande rispetto e un buon rapporto con i miei rivali perché la vita è decisamente migliore quando succede questo.
Con Novak non è stata un'eccezione, abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto e gli auguro tutto il meglio. La situazione creatasi è stata un disastro e non è l'unico ad aver sbagliato. Certo che mi piacerebbe che giocasse, ma non so se sarebbe giusto o no.
E’ una cosa di cui non voglio più parlare” ha concluso Rafa Nadal che adesso giocherà il secondo turno dopodomani contro Hanfmann.