Zio Toni: "Ecco perché io e Rafael Nadal abbiamo funzionato bene assieme"



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Zio Toni: "Ecco perché io e Rafael Nadal abbiamo funzionato bene assieme"
Zio Toni: "Ecco perché io e Rafael Nadal abbiamo funzionato bene assieme"

Nel corso degli ultimi anni, Rafael Nadal ha dovuto spesso fare i conti con i suoi guai fisici. Il 2021 è stato molto tribolato per il fenomeno spagnolo, che non è mai riuscito a giocare con la continuità necessaria per raggiungere il picco della forma.

Basti pensare che l’ex numero 1 del mondo ha disputato la miseria di sette tornei complessivi quest’anno, conquistando due titoli a Barcellona e Roma. Il Roland Garros era ovviamente il suo principale obiettivo, avendo la chance di superare per la prima volta Roger Federer issandosi a quota 21 Major.

Il suo cammino si è interrotto in semifinale contro Novak Djokovic, che si è poi involato verso il successo. Quel giorno è parso evidente a tutti come il maiorchino avesse qualche problema fisico, una sensazione che ha trovato conferma nella successiva decisione di rinunciare a Wimbledon e alle Olimpiadi di Tokyo.

Il problema al piede ha obbligato Rafa a restare ai box per circa due mesi, durante i quali il dolore non è sparito. Il 35enne di Manacor ha fatto il suo rientro a Washington, dove è uscito di scena negli ottavi contro Lloyd Harris.

Qualche giorno dopo, Nadal ha annunciato il suo forfait agli US Open e ha chiuso anzitempo la sua stagione. Nel corso di una recente intervista, suo zio Toni ha illustrato perché la loro collaborazione ha avuto così tanto successo.

Nadal ha giocato appena 7 tornei nel 2021

“Io sono stato un buon allenatore per Rafael Nadal perché il nostro era un rapporto alla pari” – ha spiegato Toni. “Ora avviene sempre più spesso che il coach è alle dipendenze del suo giocatore.

Rafa aveva questa mentalità di dover progredire ogni giorno di più” – ha aggiunto. Toni sta dando una mano alla giovane promessa Felix Auger-Aliassime in questi mesi. “Sto cercando di instillare la giusta mentalità nel cervello di Felix.

Gli voglio far capire che io posso dargli una mano e consigliarlo, ma non posso fare le cose al posto suo” – ha commentato. Il canadese ha raggiunto gli ottavi agli US Open e adesso se la vedrà con Frances Tiafoe.

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