Rusedski: "Nel circuito Novak Djokovic è sempre stato il numero uno, anche quando..."

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Il 2023 è stato un anno molto interessante in chiave tennistica. Da un lato abbiamo visto, ancora una volta, il dominio di Novak Djokovic, vincitore di tre Slam su quattro e arrivato a quota 24 Slam in carriera. Dall'altra tutti abbiamo assistito all'ascesa del giovane Carlos Alcaraz, diventato numero uno al mondo e vincitore anche di due titoli del Grande Slam in carriera.

Un duello che ha appassionato i fan di tennis e che non sembra destinato a finire presto. Tra i due è cominciata una rivalità come abbiamo visto in quel di Wimbledon dove Alcaraz ha trionfato dopo una grande battaglia al quinto set.

Intervenuto nel consueto podcast di Tennis Channel l'ex tennista Greg Rusedski ha smorzato questa rivalità ed ha usato parole importanti relative al tennista murciano. Ecco le sue parole, nello specifico: "Era la prima volta che Carlos difendeva un titolo del Grande Slam ed è arrivato alle semifinali.

Non penso che sia un brutto risultato". Parecchi considerano una batosta arrivare in semifinale da numero uno ed uscire, ma il punto di vista di Rusedski è molto diverso. Per Greg i tennisti nel circuito non hanno mai visto Carlos Alcaraz come il migliore, il numero uno.

Tutto ciò perché, non dimentichiamolo, Djokovic è stato escluso (sempre per la questione visto) da alcuni tornei americani di inizio stagione. Rusedski ha così chiarito: "È stato il numero uno al mondo per buona parte della stagione, siamo onesti.

Tanti nel circuito pensano però che Novak sia stato il vero numero uno, non dimentichiamo che a inizio stagione non gli è stato permesso di giocare Indiana Wells e Miami". Così la chiosa finale: "Bisogna guardare l'intera situazione e credo che tutti i tennisti, Novak compreso, consideravano il serbo come il numero uno, visto queste esclusioni".

Manca ormai sempre meno a fine stagione e Djokovic ha un ottimo vantaggio nel ranking: sia Nole che Carlos hanno come obiettivo quello di terminare la stagione al numero uno e questa lotta resterà intensa fino alla fine di questo 2023.