Le sfide tra Carlos Alcaraz e Novak Djokovic sono ormai considerate sinonimo di spettacolo e di tennis puro. Se la rivalità tra questi due campioni coincide poi con l’atto conclusivo di un torneo, allora il rischio di assistere a una battaglia epica da consegnare ai posteri diventa sempre più concreto.
E anche a Cincinnati le aspettative sono state rispettate in pieno, con una finale rocambolesca che ha riservato continui rovesciamenti e che non ha avuto un padrone fino all’ultimo punto del tiebreak del terzo set, quando a spuntarla è stato il 36enne serbo dopo 3 ore e 49 minuti di una partita logorante psicofisicamente, per i due protagonisti ma anche per il pubblico.
Novak Djokovic si è imposto col punteggio di 5-7 7-6(7) 7-6(4), salvando un match point nel secondo set e conquistando il suo terzo titolo sul cemento americano, il 39esimo Master 1000 in carriera, blindando ancora di più il suo primato di tennista più vincente di questa categoria di tornei.
La pazza partita tra Djokovic e Alcaraz è stata inoltre la finale più lunga della storia del torneo statunitense, diventando anche la terza finale in tre set più lunga della storia dal 1990. Un record che sembrava impensabile quando nel secondo set lo spagnolo, sopra di un set e un break e con un Djokovic visibilmente condizionato da alcuni problemi fisici, si accingeva a conquistare il suo quinto titolo 1000 in altrettanti tentativi.
Ma non c’è cosa più sbagliata di concedere anche una minima possibilità al 23 volte campione slam serbo e un passaggio a vuoto del 20enne di Murcia ha dato speranza e nuova linfa a Nole, che ha ribaltato la partita grazie a due tiebreak.
I complimenti di Novak Djokovic a Carlos Alcaraz
A fine partita il campione serbo ha lodato il suo avversario. "Alcaraz non mi sorprende più ormai. Il modo in cui ha vinto alcune grandi partite è impressionante.
Devi solo abbassare il cappello di fronte a un ragazzo del genere, che gioca in maniera così matura e gestisce la pressione alla grande. Non possiamo dimenticare la sua età. Le sensazioni che provo in campo contro di lui mi ricordano quelle con Rafael Nadal.
Ogni punto è una battaglia. Devi conquistare ogni singolo punto, indipendentemente dalle condizioni. Il match point che ha annullato sul 5-3 è stato semplicemente fantastico. L'ho fatto correre verso tutti gli angoli, ho giocato un solido drop shot, e in pochissimo tempo è tornato sulla palla trovando un passante magnifico.
Tutte le partite che abbiamo giocato l'uno contro l'altro sono durate molto. È sicuramente una sfida che entrambi dobbiamo accettare, perché è ciò che ci viene richiesto per vincere grandi titoli" ha detto Djokovic.