Paolo Bertolucci sicuro: "Djokovic favorito, Alcaraz è il suo rivale. Sinner può..."
by LUCA FERRANTE
Si accendono i riflettori sul terzo appuntamento Slam della stagione 2023. A Wimbledon, su una superficie insidiosa come l'erba, sembrano essere due gli indiscussi favoriti per la vittoria finale del torneo: il campione in carica, da 4 edizioni consecutive, Novak Djokovic e l'attuale numero uno al mondo e recentemente vincitore al Queen's Carlos Alcaraz.
Saranno rispettivamente la seconda e la prima testa di serie del tabellone principale e hanno dalla loro i favori del pronostico per ritrovarsi in una epica finale sul campo centrale domenica 16 luglio. Prima di quella data ci sono numerosi ostacoli che i due dovranno superare: 6 match in cui dovranno confermarsi i migliori su questa superficie e in generale della concorrenza, forse meno forte rispetto alle altre occasioni per via dell'erba.
Il commento di Bertolucci
Paolo Bertolucci, nella sua consueta rubrica 'Volée di rovescio' sulle colonne della Gazzetta dello Sport, ha fatto il punto sulla competizione londinese in vista dell'esordio dei Big. "Un uomo solo al comando, è Novak Djokovic.
Mai come in questa edizione il torneo di Wimbledon ha avuto un favorito che si stacca nettamente dalla platea di tutti gli altri avversari. Non perde dai quarti del 2017. Se non sarà tormentato dai guai al gomito (che ogni tanto si riaffacciano), l'esperienza e la sua capacità di gestire gli sforzi nelle due settimane saranno un rompicapo difficilmente risolvibile per ogni sfidante" ha commentato.
L'ex tennista italiano ha poi parlato dello spagnolo: "Potrebbe provarci. La vittoria al Queen's, appuntamento più importante in avvicinamento a Wimbledon, dimostra che il ragazzo ha imparato in fretta a domare le insidie dell'erba.
Il commentatore per Sky Sport non ha dubbi: "Sarei sorpreso se il 16 luglio venisse incoronato un vincitore diverso da loro due. Kyrgios e Berrettini i rivali più pericolosi ma, salvo miracoli, sono troppo lontani da una condizione accettabile per poter essere competitivi.
Sinner, pur se reduce da un periodo di involuzione, potrebbe cancellare in fretta e rifarsi se arrivassero un paio di vittorie convincenti. Musetti è in crescita ma due 'erbivori' come Isner e Hurkacz non sono il massimo per raggiungere nell'agognato ottavo Djokovic" ha concluso.