Norrie torna sullo screzio con Djokovic a Roma: "Abbiamo parlato e chiarito"



by ANTONIO FRAPPOLA

Norrie torna sullo screzio con Djokovic a Roma: "Abbiamo parlato e chiarito"
Norrie torna sullo screzio con Djokovic a Roma: "Abbiamo parlato e chiarito"

Le polemiche createsi intorno al match tra Novak Djokovic e Cameron Norrie hanno accompagnato gli Internazionali BNL d’Italia fino alla finale. La sfida tra i due ha vissuto diversi momenti di tensione. Prima di scendere in campo, il serbo ha innanzitutto chiesto agli organizzatori del torneo circa quindici minuti in più per completare il lavoro con il fisioterapista.

Una richiesta che Norrie non ha gradito. Il britannico, da parte sua, non ha sempre agito nel pieno spirito della sportività e ha esultato, spesso alzando la voce, anche dopo gli errori dell’avversario. L’atmosfera si è ulteriormente riscaldata quando Norrie ha involontariamente colpito con uno smash il serbo.

Djokovic si era completamente disinteressato del punto, considerando che Norrie aveva tutto il campo spalancato per chiudere comodamente, ed è stato colpito dalla palla. Il belgradese si è subito girato dall’altra parte del rettangolo di gioco e ha rivolto uno sguardo di sfida al rivale.

Norrie torna sulla polemica con Djokovic

“Sì, forse si potrebbe dire che non mi ha colpito deliberatamente. Non so se mi ha visto. La palla era lentissima e vicina alla rete. Mi sono girato perché il punto era finito per me.

Non si trattava tanto di quello, ma forse di una combinazione di cose. Per tutto l’arco della partita gli sono state consentite diverse cose. Dal medical time out; al colpire l’avversario con la pallina. Gli è stato permesso di dire "C'mon" in faccia più o meno ogni singolo punto.

Questo non è fair-play” , ha poi commentato Djokovic in conferenza stampa. Norrie ha provato a spegnere ogni polemica in un’intervista rilasciata al quotidiano The Times. “Abbiamo parlato e chiarito. Adesso non abbiamo problemi.

Alla fine ha vinto lui il match. È così difficile", ha spiegato il britannico. “Contro Novak puoi anche colpire la riga, ma la palla torna sempre indietro. Ti spinge al limite e ti costringe a prenderti dei rischi per giocare un colpo perfetto.

Ho guardato la finale del Roland Garros, ed è successa la stessa cosa a Casper Ruud" . Photo Credit: Getty Images