Djokovic, l'ex coach Vajda rivela: "Dopo il 23° Slam mi ha scritto parole toccanti"

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A Parigi Novak Djokovic ha scritto la storia. Titolo numero 23 dello Slam: nessuno come lui nella storia del tennis maschile. Un successo che il tennista serbo ha festeggiato anche con il suo team, guidato dal coach Goran Ivanisevic.

C’è chi non fa più parte della squadra del tennista di Belgrado, ma che è stato al suo fianco per tanti anni, in tante vittorie e anche in alcune sconfitte. “Subito dopo la partita, gli ho mandato un messaggio vocale sul cellulare”, ha raccontato Marian Vajda, ex coach di Djokovic, in un’intervista rilasciata a Sport.Sk.. “Gli ho detto che ero molto felice che avesse vinto il suo 23esimo titolo.

Qualche ora dopo mi ha risposto dicendomi che lo apprezza molto, non dimentica che faccio ancora parte della sua squadra e della sua famiglia. Parole meravigliose, toccanti. Ho apprezzato il modo in cui ha vinto il titolo sulla terra battuta, sulla superficie più difficile e nel torneo del Grande Slam più difficile per lui”.

L'esperienza fa la differenza

Una vittoria che è arrivata dopo aver affrontati giocatori più giovani di lui. La differenza, secondo Vajda, con gli avversari è ancora la mentalità e l’esperienza.

“L'esperienza del Grande Slam di Djokovic non ha prezzo. Distribuisce le sue forze in modo sensato. Anche perdere un set non lo fermerà, è estremamente forte mentalmente. Questa enorme esperienza è già metà della vittoria quando si inizia una partita”, ha detto l’ex coach del serbo, che ha una visione ben precisa del match vinto contro Alcaraz, fermato anche da crampi dovuti alla tensione.

“Dobbiamo ammettere che Alcaraz non aveva affrontato una tale resistenza e aveva un avversario così difficile prima. Novak cambia intensità, l'avversario non sa cosa aspettarsi da lui, ogni scambio è diverso. Alcaraz era stressato ed esausto”, ha dichiarato Vajda. Photo credits: Getty Images