Nella settimana in cui Novak Djokovic disputava e poi sollevava il ventitreesimo slam della carriera nonché il terzo Roland Garros, a circa 300 kilometri di distanza Andy Murray stava per trionfare nel circuito Challenger al torneo di Surbiton che si è svolto durante la seconda settimana del torneo parigino.
L’ex britannico ha preso la decisione di concludere anzitempo la sua stagione sul rosso per concentrarsi sull’erba che in passato gli ha regalato due Wimbledon e una delle due medaglia d’oro olimpiche. Parlando della vittoria del suo rivale di tante finali Novak Djokovic, lo scozzese ci ha anche scherzato: "Sono molto contento per lui, se lo merita” -debutta Andy Murray che al Roland Garros è arrivato una volta in finale nel 2016 perdendo poi proprio contro il 36enne di Belgrado- “Quando mi ha battuto in finale al Roland Garros ha perso un po' di motivazione nei tornei successivi, spero che la stessa cosa accada a Wimbledon", ha detto con una risatina prima di offrire una riflessione interessante.
"Quando lo guardo giocare non riesco a credere che qualche anno fa gareggiavo uno contro uno con lui e vincevo grandi partite.
Andy Murray e le sue sfide contro Djokovic
Tra trent'anni forse si dirà di me che ho vinto solo tre titoli del Grande Slam, ma ogni singolo risultato che ho ottenuto contro i Big 3 lo rende ancora più meritevole.
Sono orgoglioso di ciò che ho ottenuto contro la più grande generazione di tennisti della storia", ha concluso il britannico che dopo un periodo molto difficile a piccoli passi è rientrato sul circuito ed è tornato prima tra i primi 100 al mondo mentre ora si trova alla posizione numero 44 che sembra quasi un miracolo se pensiamo che qualche anno fa il tre volte vincitore slam aveva anche deciso di ritirarsi salvo poi cambiare idea e continuare a lottare e divertirsi.
Il britannico sta disputando il Challenger di Nottingham da numero 1 del seeding. Al primo turno ha battuto in due set Joris De Loore mentre ora agli ottavi dovrà vedersela contro Hugo Grenier.