'È il più completo della storia': Vallejo incorona Novak Djokovic



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'È il più completo della storia': Vallejo incorona Novak Djokovic

Nonostante abbia quasi 36 anni, Novak Djokovic è ancora molto competitivo e sembra più fresco che mai sotto il profilo atletico. Il fuoriclasse serbo si è appena aggiudicato il suo decimo Australian Open in carriera ed è tornato in vetta al ranking ATP, ribadendo di essere ancora il più forte in circolazione.

Il 35enne di Belgrado è ancora imbattuto nel 2023 avendo vinto anche l’ATP di Adelaide e sono in molti a ritenere che possa ambire nuovamente al ‘Calendar Grand Slam’. Il 22 volte campione Slam tornerà in campo a Dubai alla fine di questo mese, prima di prendersi una lunga pausa dal circuito.

Le normative vigenti negli Stati Uniti gli impediscono di giocare i Masters 1000 di Indian Wells e Miami, visto che lo stato di emergenza terminerà soltanto l’11 maggio prossimo. Il pupillo di Goran Ivanisevic sfrutterà quel periodo per ricaricare le pile in vista della stagione sulla terra rossa, dove riprenderà la sua eterna lotta con Rafa Nadal.

In un’intervista per il sito web dell’ATP, Daniel Vallejo ha rivelato com’è stato allenarsi con una leggenda come Djokovic.

Vallejo rende omaggio a Djokovic

“Adoro guardare Novak Djokovic ed è stato fantastico riscaldarlo prima delle partite.

Insieme a Roger Federer, è probabilmente il giocatore più completo della storia. Può fare qualsiasi cosa sul campo da tennis” – ha raccontato Vallejo. Durante gli Australian Open, il serbo è finito nell’occhio del ciclone a causa del suo infortunio al ginocchio sinistro e per via delle immagini di suo padre insieme ad alcuni sostenitori di Putin.

Nell’ultima edizione dello show ‘Sans Filet’, Benoit Maylin ha evidenziato come Djokovic trasmetta sensazioni contrastanti al pubblico che lo guarda. “Novak Djokovic non ha avuto una grossa reazione dopo aver convertito il match point contro Stefanos Tsitsipas, ma poi è crollato sugli spalti.

Ti trasmette spesso la sensazione che stia esagerando” – ha commentato Maylin. “Si è messo a piangere insieme ai membri del suo team, ma poi è arrivato alla premiazione con una giacca che aveva il numero ‘22’ ricamato sopra.

Si potrebbe pensare che fosse tutto premeditato. Questa è l’immagine che trasmette Djokovic il più delle volte. Hai quasi sempre il sospetto che non sia del tutto genuino ed è per questo che ci sono tante persone a cui non piace.

Novak ha il diritto di essere così, ma c'è parecchia gente che non riesce proprio a capirlo” – ha aggiunto Benoit. Photo credit: Getty Images

Novak Djokovic