Il trionfo di Novak Djokovic agli Australian Open 2023 non ha sorpreso nessuno. Il serbo era il grande favorito per il successo a Melbourne, a maggior ragione dopo i fatti dello scorso anno. Il 35enne di Belgrado, che era stato espulso dal Paese nel 2022 a causa del suo status vaccinale, voleva prendersi la rivincita in quest’edizione ed è riuscito a pieno nel suo intento.
Nole ha lasciato per strada un solo set durante il torneo dominando in lungo e in largo, nonostante un infortunio al tendine del ginocchio sinistro. La vittoria in tre set contro Stefanos Tsitsipas in finale gli ha permesso di sollevare il suo 22° Slam e di tornare in vetta al ranking ATP, scalzando dal trono Carlos Alcaraz.
Il pupillo di Goran Ivanisevic si è emozionato ed è scoppiato in lacrime quando è andato ad abbracciare i membri del suo team, a testimonianza di quanto ci tenesse a far bene in questo torneo. Nell’ultima edizione dello show ‘Sans Filet’, Benoit Maylin ha evidenziato come Djokovic trasmetta sensazioni contrastanti al pubblico che lo guarda.
Djokovic è un personaggio che divide
“Novak Djokovic non ha avuto una grossa reazione dopo aver convertito il match point contro Stefanos Tsitsipas, ma poi è crollato sugli spalti. Ti trasmette spesso la sensazione che stia esagerando” – ha commentato Maylin.
“Si è messo a piangere insieme ai membri del suo team, ma poi è arrivato alla premiazione con una giacca che aveva il numero ‘22’ ricamato sopra. Si potrebbe pensare che fosse tutto premeditato.
Questa è l’immagine che trasmette Djokovic il più delle volte. Hai quasi sempre il sospetto che non sia del tutto genuino ed è per questo che ci sono tante persone a cui non piace. Novak ha il diritto di essere così, ma c’era parecchia gente che non riesce proprio a capirlo” – ha aggiunto Benoit.
Vincendo il suo 22° Slam, Nole ha agganciato il suo eterno rivale Rafa Nadal in testa alla classifica all-time. La lotta fra i due vivrà un nuovo capitolo al Roland Garros. Photo credit: Getty Images