'È una figura messianica': Ben Rothenberg analizza l'evoluzione di Novak Djokovic
by SIMONE BRUGNOLI | LETTURE 2122
Il 2023 è iniziato nel segno di Novak Djokovic. Il fenomeno serbo ha conquistato il suo decimo Australian Open lasciando per strada un solo set e ribadendo di essere il miglior giocatore in circolazione a quasi 36 anni.
Il campione di Belgrado si era presentato a Melbourne con un infortunio al tendine del ginocchio sinistro, ma il suo livello si è alzato in maniera esponenziale dagli ottavi in poi. Nole ha liquidato Stefanos Tsitsipas in finale e si è aggiudicato il suo 22° Slam, agganciando così il suo eterno rivale Rafael Nadal in testa alla classifica all-time.
Come se non bastasse, il ‘Djoker’ è tornato in vetta al ranking ATP scalzando dal trono Carlos Alcaraz dopo 20 settimane di regno. Nel corso del primo Major stagionale, Novak è finito nell’occhio del ciclone dopo che suo padre Srdjan è stato immortalato nella piazza principale del torneo insieme ad alcuni sostenitori di Putin.
Nell’ultima edizione del podcast ‘No Challenges Remaining’, Ben Rothenberg ha evidenziato come i tifosi serbi finiscano spesso per mettere il loro idolo in situazioni scomode.
Nole è molto legato al suo Paese
“Novak Djokovic è molto legato alla sua patria e ai suoi tifosi, non lo scopriamo oggi.
Nole ha una connessione molto forte con il popolo serbo e sappiamo quanto il nazionalismo sia predominante da quelle parti. Credo che nessun tennista sia mai stato legato al proprio Paese come Djokovic” – ha analizzato Rothenberg.
“Novak è quasi una figura messianica nel suo Paese, essendo diventato uno dei più grandi tennisti di ogni epoca. Per molta gente, Djokovic è colui che ha riscattato la Serbia portandola fuori dall’oblio.
Questo sentimento fa in modo che il clima sia sempre molto teso. Dal mio punto di vista, sarebbe opportuno abbassare la temperatura per quanto possibile. Stiamo parlando di sport” – ha aggiunto Ben. Il 22 volte campione Slam giocherà l’ATP 500 di Dubai alla fine di questo mese, prima di prendersi una lunga pausa dal circuito.
Le regole vigenti gli impediscono di volare negli USA per i Masters 1000 di Indian Wells e Miami. Photo credit: Getty Images