Novak Djokovic è riuscito a compiere l'ennesima impresa della propria carriera. Il tennista serbo ha sollevato sui cieli di Melbourne il suo decimo slam Australian Open raggiungendo nella classifica generale a quota 22 Rafael Nadal.Uno degli artefici del successo del 35enne serbo è anche il suo allenatore Goran Ivanisevic che è tornato a parlare della vittoria del suo "allievo" in un'intervista che ha rilasciato a TennisMajors.
Tra i temi affrontati, l'ex vincitore del 2001 a Wimbledon, ha parlato di come la svolta per Djokovic sia arrivata al terzo turno dove era chiaro che il serbo avesse superato i problemi: "Quello che ha fatto Novak è gigantesco, incredibile" -debutta Ivanisevic- "Avevo già allenato Cilic, ma quando lavori con uno come Novakè tutto diverso.
Non c'è spazio per gli errori, bisogna essere consapevoli di molte cose e 24 ore su 24 di ogni giorno in cui abbiamo vissuto qui eravamo nervosi. È incredibile vedere quante cose vanno storte, ma lui trova sempre delle soluzioni".
Il trainer croato ha parlato anche dell'infortunio che ha subito il nuovo numero uno al mondo: "Non riesco ancora a credere a quello che è riuscito a fare. C'è stata una ferita lieve, ma poi è andata sempre peggio.
Ogni giorno aveva 37.000 visite mediche per cercare di guarire, credo che abbia passato più tempo in macchina in questa edizione che in tutte le precedenti, andando da un posto all'altro. È stato pazzesco organizzare il visto, i voli e tutto il necessario per la dottoressa Marijana, che è stata determinante per questo recupero.
Se mi aveste detto che avrebbe vinto questo titolo, non ci avrei creduto". La svolta dopo la gara contro Dimitrov A proposito del match contro Dimitrov, frecciatina da parte di Ivanisevic: "Eravamo ottimisti per i primi due turni perché sapevamo che gli avversari erano superabili, ma Dimitrov? Ha giocato nel modo sbagliato, non ha interpretato la partita in modo tattico.
Quel giorno, Novak non riusciva nemmeno a muoversi e cercava i vincenti al secondo o terzo colpo di ogni punto. Temevo molto questo match perché Grigor è sempre un avversario pericoloso, ma ha sbagliato e ha dato una mano.
Da quel momento in poi, il livello di Djokovic è stato spettacolare".
E' stato emozionante vedere il pianto liberatorio di Djokovic dopo il trionfo australiano. "Tutte le emozioni che ha trattenuto per più di due settimane sono venute fuori quando ha vinto ed è venuto ad abbracciare tutti i membri della squadra.
La verità è che sono molto orgoglioso di lavorare con Novak, è un grande orgoglio per me, imparo sempre qualcosa e davvero è pazzesco quello che sto vivendo con lui. Il fatto che parliamo la stessa lingua aiuta molto, ma ovviamente non è facile gestire le sue emozioni quando mi lancia quegli sguardi come se mi stesse sparando addosso", ha concluso ridendo Goran Ivanisevic.