McEnroe ammirato da Djokovic: "Trova sempre nuovi modi per avere fame"
by GENNARO DI GIOVANNI | LETTURE 2115
Novak Djokovic Re degli Australian Open, per la decima volta. Il fuoriclasse Serbo, dopo l’immenso polverone alzatosi lo scorso anno a causa della sua mancata partecipazione per la decisione di non vaccinarsi contro il Coronavirus, si è preso la sua personale rivincita, riconquistando l’affetto di gran parte del pubblico Australiano.
Un successo immenso, senza storie che lo proietta ancora di più nell’olimpo dei più grandi di tutti i tempi. 22 Slam, come Rafael Nadal, e con la concreta possibilità, come mai successo prima d’ora, di mettere la testa davanti, già dal prossimo Roland Garros.
Tanti, tantissimi i complimenti giunti al campione Balcanico, dopo il trionfo di ieri alla Rod Laver Arena, che hanno voluto esprimere la loro ammirazione per un altro pezzo importante di storia scritta, ma che non è ancora arrivata al suo epilogo.
Ne è convinto anche l’ex leggenda del Tennis, John McEnroe, che riconosce in Djokovic, una tenuta fisica e mentale senza eguali, che lo ha portato e lo porta, ancora tutt’ora ad essere per i suoi avversari un ostacolo quasi insormontabile da superare:
"Novak maestro dell'automotivazione"
“Non ho mai visto Novak così emotivo.
È incredibilmente resistente ed è una risorsa straordinaria per il nostro gioco. È un atleta e un giocatore fenomenale, oltre che una persona fenomenale. Novak è un maestro nell'automotivazione, trova più modi per avere fame, fa quello che serve per migliorare.
Ci vuole molta dedizione", ha osservato l’ex tennista Americano. "Novak Djokovic è probabilmente il migliore di quei tre dal punto di vista atletico. Non so quanti altri Slam vincerà, ma è difficile vederlo non vincerne almeno altri due o tre.
Roger ne ha vinte tre da 35 in poi, Rafa ne ha vinte tre", ha detto, "Novak è probabilmente il migliore di quei tre dal punto di vista atletico. Non ha avuto molti infortuni, quindi potrei facilmente vederlo vincerne almeno altri tre." Infine una chiosa su una caratteristica che accomuna i Big 3 rispetto a tutti i loro avversari: "Loro tre sono dove sono perchè sono più affamati degli altri giocatori, più disciplinati e fanno tutto il necessario" ha concluso. Photo Credit: Ipa