Ivanisevic ripercorre il 2022 di Djokovic: "È stata dura. Se l'ATP non avesse... "
by ANTONIO FRAPPOLA | LETTURE 3347
“Ringrazio la mia famiglia e il mio team. Questo successo è da dividere esattamente a metà con loro che sono stati la mia spalla su cui piangere nei momenti più duri e le orecchie che mi hanno ascoltato quando avevo bisogno di sfogarmi” .
Dopo aver conquistato per la sesta volta in carriera le ATP Finals, Novak Djokovic ha dedicato un bellissimo messaggio alla sua famiglia e a tutta la sua squadra. Il campione serbo ha vissuto una stagione molto complicata e ha saltato numerosi tornei, tra cui due Grande Slam, a causa delle regole d’ingresso imposte dai diversi Paesi per gestire la pandemia da Covid-19.
Goran Ivanisevic ha sempre supportato e sostenuto Djokovic e, in conferenza stampa, si è soffermato proprio sull’anomala annata vissuta nel box del belgradese.
Ivanisevic: "Novak Djokovic ha ancora fame"
“Questo trionfo è speciale.
Dopo tutto quello che è successo quest’anno. È stata una stagione dura. Finire il 2022 in questo modo, vincendo un torneo cosi importante dopo 6 o 7 anni dall’ultima volta. Djokovic ha meritato questa vittoria.
Nessuno sa quello che ha passato, ma il lavoro ha ripagato. Ci sono stati molti alti e bassi per tutto il team. Devo menzionare tutti perché rendono il mio lavoro più facile. Marco, Uli, Ella ed Edo. È stato difficile per noi; ancora di più per Novak" , ha spiegato il croato.
"Quando sei un tennista, devi sempre fare i conti con la pressione. Davvero complicata è stata l’attesa: non puoi stilare un calendario. Prima ti consentono di giocare, poi vengono aggiunte restrizioni e non è più possibile.
Ti prepari per eventi che non potrai disputare. Non sai quale torneo potrai giocare, né dove prepararlo. É stata una montagna russa. Fortunatamente le cose si stanno sistemando è sempre più Paesi sono aperti.
Poi di nuovo, dopo Wimbledon, aspettavamo risposte positive dagli Stati Uniti. Non sono arrivate. Ora aspettavamo notizie positive dall’Australia e sono arrivate. Ma tutta questa attesa… tu vuoi solo giocare, ma non sai dove ti sarà permesso farlo.
Novak avrebbe potuto chiudere la stagione da numero 1 del mondo, se l’ATP non avesse eliminato i punti da Wimbledon. E non voglio parlare degli 8000 punti che non ha potuto difendere. Il segreto di Novak? Si allena anche più duramente di quando aveva 22 anni.
Questo è il motivo per cui è ancora così forte e la ragione per cui sarà ancora migliore. La sua voglia di allenarsi e di migliorare è incredibile. Si prende cura del proprio corpo. Ai miei tempi ci si fermava a 30, 31 anni: eri già considerato vecchio.
Però guardate lui, Roger Federer fino ad un paio di anni fa, lo stesso Rafael Nadal. Si parla delle nuove generazioni ed è bellissimo, quest’anno abbiamo anche il più giovane numero uno della storia.
Però guardate Novak: ha ancora fame, vince ancora tanti tornei e gioca un tennis incredibile. Sta già pensando alla preparazione della prossima stagione. Fino a quando si comporterà così, rimarrà competitivo ai massimi livelli” . Photo Credit: Getty Images