Seth Dillon: “I tennisti sono influenti, vergognoso che non sostengano Djokovic”
by GIUSEPPE MIGLIACCIO | LETTURE 6058
Manca sempre meno all’inizio degli US Open e, salvo coup de théâtre dell’ultima ora, Novak Djokovic non ci sarà. Lo scorso giugno, gli Stati Uniti hanno approvato nuove leggi in materia di Covid-19 stabilenti che, per avere accesso al paese, bisogna possedere la prova della doppia vaccinazione.
E dato che il serbo ha più volte detto apertamente di non essersi sottoposto ad alcuna inoculazione, le porte di Flushing Meadows sono chiuse per lui. È incredibile, tuttavia, l’appoggio che il 21 volte campione Slam sta ricevendo da parte dei tifosi ma anche personaggi della politica.
Chiunque meno che i suoi stessi colleghi (salvo alcuni) i quali, secondo il CEO del sito web satirico The Babylon Bee Seth Dillon, dovrebbero “vergognarsi” di non sfruttare la propria influenza a sostegno di Djokovic: “C'è qualche tennista attivo che esorta gli Stati Uniti a far giocare Novak Djokovic o no? Hanno paura del contraccolpo? Hanno più influenza del resto della comunità tennistica messa insieme.
Vergognoso non usarla”, ha scritto Dillon su Twitter.
Are there any active tennis players urging the U.S. to let @DjokerNole play or nah? — Seth Dillon (@SethDillon) August 2, 2022
Are they afraid of backlash? They have more influence than the rest of the tennis community combined.
Shameful to not use it. — Seth Dillon (@SethDillon) August 3, 2022
Djokovic a rischio crollo nel ranking: lo scenario
Sembra piuttosto improbabile che il governo statunitense capitanato da Joe Biden stravolga completamente le regole di accesso al paese, consentendo l'ingresso a persone straniere non vaccinate.
Allo stato attuale delle cose, pertanto, Novak Djokovic sarà costretto a non poter disputare gli US Open e a difendere i 1200 punti conquistati nell'edizione 2021, quando si arrese soltanto in finale al russo Daniil Medvedev e non riuscì nell'impresa di realizzare il “Calendar Grand Slam” .
Se la vicenda non dovesse subire clamorose novità, il serbo crollerebbe ulteriormente nel ranking ATP e arriverebbe con un bottino di appena 3570 punti: attualmente gli varrebbe l'ottava posizione, ma c'è da considerare come molti tennisti potranno guadagnare terreno nei tre eventi in programma fra agosto e settembre, così come perdere del resto.
La speranza di Djokovic è che i giocatori da Andrey Rublev a Matteo Berrettini (ora 13esimo al mondo), comprendendo naturalmente Jannik Sinner, non facciano grandi risultati fino a Flushing Meadows e non superino la quota dei punti che lui arriverà ad avere dopo l'ultimo Slam della stagione.
Un'uscita dalla Top-10 è decisamente probabile (anche se non sicurissima) per il nativo di Belgrado, che dovrà poi necessariamente riscattarsi nei tornei a cui potrà partecipare. 👇🏻 Seguiteci anche su Instagram 👇🏻
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