Butterworth: "Novak Djokovic è una delle persone più pericolose del mondo"
by SIMONE BRUGNOLI | LETTURE 164209
Novak Djokovic ha conquistato il suo settimo titolo a Wimbledon domenica scorsa, risollevando una stagione che rischiava di diventare fallimentare. Eguagliando le sette vittorie del suo idolo Pete Sampras a Church Road, il fenomeno serbo si è issato a quota 21 Major riducendo il gap che lo separa da Rafael Nadal nella classifica all-time.
I primi sei mesi del 2022 non avevano regalato particolari gioie all’ex numero 1 ATP, che ha pagato a carissimo prezzo la sua scelta di non vaccinarsi contro il Coronavirus. Oltre a non aver potuto difendere il titolo agli Australian Open, il 35enne di Belgrado è finito nell’occhio del ciclone e ha subito un grave danno d’immagine.
Allo stato attuale delle cose, Nole non potrebbe recarsi negli USA per disputare i Masters 1000 americani e gli Us Open. In conferenza stampa dopo il trionfo a Londra, il ‘Djoker’ ha rivelato che non giocherà tornei minori per andare a caccia di punti.
Ai microfoni di ‘GB News’, il noto giornalista Benjamin Butterworth ha sparato a zero contro il 21 volte campione Slam.
Djokovic ha ricevuto tantissime critiche
“Il vaccino è fondamentale se si vuole sconfiggere il Coronavirus e la posizione di Novak Djokovic non aiuta.
Nole è una delle persone più pericolose del pianeta in questo momento” – ha sentenziato Butterworth. “Novak ha messo a rischio tante persone con le sue azioni e non se ne rende nemmeno conto.
Sappiamo che i vaccinati hanno molte meno probabilità di trasmettere il virus, quindi è un vantaggio enorme sottoporsi alla doppia dose. Nonostante sia uno degli uomini più famosi del mondo e abbia una grande responsabilità, Djokovic ha scelto di usare la sua immagine per indurre gli altri a non vaccinarsi” – ha rincarato la dose.
Durante il torneo di Wimbledon, il serbo ha ribadito di non volersi vaccinare: “Aspetterò qualche buona notizia dagli Stati Uniti, perché mi piacerebbe giocare un paio di tornei prima degli US Open. Se ciò non accadesse, dovrò trovare una soluzione alternativa. Ad essere sincero, dubito che andrò a caccia di punti”.