Novak Djokovic ha conquistato il suo settimo titolo a Wimbledon, il quarto consecutivo. Eguagliando il suo idolo Pete Sampras, il fenomeno serbo si è issato a quota 21 Major e ha ridotto il gap che lo separa da Rafael Nadal nella classifica all-time.
Per l’ex numero 1 ATP è stata un’autentica boccata d’ossigeno, viste le difficoltà con cui ha dovuto fare i conti nella prima parte di stagione. Nole ha pagato a carissimo prezzo la sua scelta di non vaccinarsi contro il Coronavirus, non avendo potuto difendere il titolo agli Australian Open.
Per lo stesso motivo, il 35enne di Belgrado rischia seriamente di non poter giocare nemmeno gli Us Open a fine agosto. Allo stato attuale delle cose, il ‘Djoker’ non può entrare negli Stati Uniti e dovrebbe saltare anche i Masters 1000 americani.
Il 21 volte campione Slam non vuole pensare troppo al futuro e si sta godendo il meritato trionfo a Church Road. In una lunga intervista a ‘L’Equipe’, Mats Wilander ha analizzato nel dettaglio la finale tra Djokovic e Kyrgios.
L'analisi di Mats Wilander
“Novak Djokovic ha iniziato il match con l’idea di far durare gli scambi il più possibile” – ha illustrato Wilander. “Nonostante Nick Kyrgios abbia servito benissimo, Nole è riuscito a far partire lo scambio con una frequenza incredibile.
Nole ha optato per la pazienza anche dopo aver perso il primo set, e questa strategia si è rivelata corretta. Il serbo ha fatto capire al suo avversario che non poteva concedersi distrazioni e che avrebbe mantenuto quel livello per otto ore se necessario.
Ha messo a Kyrgios tantissima pressione e l’australiano ha pagato dazio nei momenti decisivi. La solidità di Novak ha prevalso sull’estro di Nick” – ha aggiunto Mats. In conferenza stampa, il talento di Canberra si è detto orgoglioso del suo torneo: “Ho giocato una finale Slam contro uno dei più grandi di sempre, un risultato che mi riempie di fiducia.
Quando affronti i Big 3 al meglio dei cinque set, anche se vinci il primo set, sai che dovrai scalare l’Everest per riuscire a batterli”.