Novak Djokovic, dal caso Becker alla prossima sfida contro Schwartzman
by ANTONIO FRAPPOLA | LETTURE 5254
Novak Djokovic si è liberato in tre set di Aljaz Bedene e ha guadagnato l’accesso agli ottavi di finale del Roland Garros. Il campione serbo ha controllato la partita dal primo all’ultimo scambio e, nonostante la giornata positiva dell’avversario in battuta, è riuscito a trovare il modo di rispondere con efficacia e profondità.
Ad attendere il belgradese al quarto turno dello Slam parigino ci sarà un Diego Schwartzman in grande spolvero. L’argentino ha sconfitto nettamente Grigor Dimitrov e già nel 2017 ha messo in difficoltà Djokovic a Parigi.
In quell’occasione, il belgradese vinse al quinto set dopo essere stato in svantaggio 1-2.
Djokovic: "Contro Schwartzman sarà dura"
“Diego è uno dei giocatori poi veloci del Tour e ha raggiunto i migliori risultati della sua carriera sulla terra battuta.
Quindi sarà sicuramente un avversario duro. Ci siamo affrontati molte volte e lo conosco bene. Non molla mai" , ha spiegato Djokovic in conferenza stampa. "Sono pronto per una battaglia fisica, non ho speso molto tempo in campo per ora e ho colpito la palla molto bene.
Non vedo l’ora di affrontante questa sfida" . Quest'oggi, un numero cospicuo di star provenienti dal mondo del calcio si è riversato sul Court Philippe-Chatrier per assistere al match di Djokovic. Si tratta di Arsène Wenger, storico allenatore dell'Arsenal in Premier League, Clarence Seedorf e Zinédine Zidane.
"Ho visto Wenger e Seedorf, non Zidane. È un onore avere queste leggende del calcio sul campo. Siamo tutti fan del calcio, li abbiamo seguiti per anni. È bello quando qualcuno del loro livello viene a vederti. Ti conferisce più motivazione" .
Djokovic si è infine soffermato sulle ultime notizie relative al suo ex coach Boris Becker. Il tedesco è stato condannato a due anni e mezzo di prigione per bancarotta fraudolenta. "La notizia mi ha spezzato il cuore.
Non voglio entrare nei dettagli del processo. Parlo del rapporto che ho avuto con Boris nel corso degli anni. L’ho sempre considerato un amico. È stato molto vicino alla mia famiglia. Abbiamo sempre avuto un grande rapporto, soprattutto durante la nostra collaborazione.
Il nostro rapporto fuori dal campo continuerà. Ho parlato con uno dei suoi figli e se posso fare qualcosa per aiutarli, lo farò. . È terribile quello che è successo. Una leggenda del nostro sport. Spero solo che stia bene" .