Furia Srdjan Djokovic: "50 proiettili, hanno assassinato mio figlio Novak"



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Furia Srdjan Djokovic: "50 proiettili, hanno assassinato mio figlio Novak"

Dopo settimane di dibattiti nella mattinata italiana (tardo pomeriggio in Australia) è stata ufficialmente sancita l'espulsione del numero uno al mondo Novak Djokovic. L Corte Federale, composta da James Allsop, Anthony Besanko e David O'Callaghan, ha esaminato le tesi della difesa del tennista serbo e del Governo ed ha deciso alla fine di estromettere Novak Djokovic dall'Australia.

Di conseguenza il tennista, numero uno e campione in carica, non potrà difendere il titolo degli Australian Open (iniziano nella notte) e sarà costretto a rientrare nel suo paese e salutare il sogno ventunesimo Slam.

Una grave perdita per il tennis e per il torneo con il Governo del continente oceanico che non ha accettato l'esenzione medica e che ha tagliato fuori il campione.

Il duro attacco di Srdjan Djokovic nei confronti del Governo

Non poteva mancare l'assalto dalla Serbia con il padre di Nole, Srdjan Djokovic, che ha duramente attaccato il Governo australiano e sui social ha dichiarato: "Il tentativo di assassinare il miglior sportivo del mondo è finito, 50 proiettili nel petto di Novak".

Per ora questo messaggio che mostra la rabbia del genitore del tennista balcanico. Il presidente serbo Aleksandar Vucic, ha così parlato all'agenzia Tanjug: "È stata una caccia alle streghe nei confronti di una persona e di un paese, gli hanno voluto dare una dimostrazione e chiarire quello che possono fare contro chiunque.

Non avete umiliato Novak ma voi stessi: avete maltrattato un tennista, il numero uno al mondo, aspettato dieci giorni per comunicare una decisione che tutti conoscevamo ormai da dieci giorni". Sono arrivate tante reazioni ed il mondo serbo non ha affatto gradito l'atteggiamento nei confronti di Nole, secondo molti maltrattato e che ha subito un duro e pesante atteggiamento.

Ora i favoriti per il torneo diventano le due reali teste di serie del torneo, ovvero il russo Daniil Medvedev ed il tedesco Alexander Zverev, senza dimenticare l'unico membro dei Big Three rimasto, ovvero lo spagnolo Rafael Nadal.