Ha deciso comunque di parlare e commentare a caldo la decisione che lo ha estromesso dal torneo. Novak Djokovic dovrà lasciare l’Australia e dire addio al sogno di difendere il titolo nel primo Grande Slam della stagione.
La sentenza della Corte federale ha dato ragione al ministro dell'immigrazione Hawke e al Governo, che dunque hanno vinto la battaglia legale e non permetteranno al serbo di giocare i primi impegni dell’annata in terra oceanica.
I legali del numero uno al mondo hanno fatto sapere di non voler impugnare il provvedimento e dunque di alzare bandiera bianca dopo alcune settimane da quando il caso è scoppiato ed è rimasto fra i temi più discussi.
Le parole di Nole
Al termine dell’udienza Djokovic ha deciso di rilasciare alcune dichiarazioni, riportate dal quotidiano australiano The Age: “Vorrei fare un breve dichiarazione per affrontare la decisione del tribunale.
Ora mi prenderò del tempo per riposarmi e riprendermi prima di commentare meglio tutto. Sono estremamente deluso dalla decisione presa. Questo significa che non potrò rimanere nel Paese e quindi mi mancheranno gli Australian Open 2022.
Rispetto la sentenza della Corte e collaborerò con le autorità competenti in relazione alla mia partenza” ha spiegato. Il serbo ha sottolineato come non gli è piaciuto essere stato al centro delle attenzioni negli ultimi giorni, facendo passare in secondo piano il torneo stesso, e come non si è sentito a proprio agio: “Mi dà fastidio che il focus delle ultime settimane sia stato su di me e spero che ora possiamo concentrarci tutti sulle partite e guardare un evento che amo davvero.
Auguro tutto il meglio ai giocatori, ai dirigenti del torneo, a tutto lo staff, ai volontari e ai tifosi. Auguro anche il meglio alla competizione stesso. Infine, vorrei ringraziare tutta la mia famiglia, gli amici, la squadra, i tifosi e amici serbi che non hanno mai smesso di incoraggiarmi in questi ultimi giorni. Tutti voi siete stati per me una grande fonte di forza in questi tempi molto difficili".