Ons Jabeur commenta la scelta di Novak Djokovic di non vaccinarsi
by GIUSEPPE DI LAURO | LETTURE 3658
La vicenda Novak Djokovic continua a tenere banco in questi giorni ed è oramai una delle notizie più chiacchierate del momento. In attesa della decisione definitiva da parte del governo australiano, sono diversi i tennisti che in questi giorni stanno dicendo la loro su ciò che sta avvenendo al venti volte campione slam.
Anche Ons Jabeur, numero dieci del ranking mondiale femminile, non è stata da meno ed ha difeso la scelta da parte del serbo, mostrando solidarietà anche nei confronti di Renata Voracova che è stata espulsa dal continente australiano qualche giorno fa
"DJOKOVIC? PENSO CHE DOBBIAMO RISPETTARE LA SUA DECISIONE"
Al quotidiano Arab News, la tennista tunisina ha preso le difese di Novak Djokovic sulla scelta di essere presente agli Australian Open, a differenza di quanto detto da altri suoi colleghi: “Sento come se alcuni giocatori lo incolpassero di essere venuto qui, mentre altri no.
Dobbiamo rispettare la sua scelta di non volersi vaccinare. Se non volevano che venisse, perché è stata data l’esenzione e tutto il resto? E' difficile pensare a quello che sta succedendo a lui o a chiunque altro.
E' una situazione molto complessa”. Jabeur, che debutterà a Melbourne nel primo turno contro la spagnola Parrizas Diaz, ha risposto così su quello che potrebbe essere la decisione finale: “Non ne ho idea.
Spero che non sia una decisione politica, come stanno dicendo. Lui è in corsa per qualcosa di storico in questa stagione, specialmente agli Australian Open, e ha visto l’opportunità di ottenere un’esenzione, quindi l’ha preso, e non si può davvero biasimarlo per questo”.
Altri i temi toccati dalla tunisina la quale ha parlato anche di Renata Voracova, che ha giocato la settimana scorsa al Melbourne Summer Set 2 prima di essere arrestata ed espulsa dall’Australia sabato scorso sempre per la questione riguardante il visto: “Mi metto un po’ nei panni della tennista ceca, Renata Voracova, che è stata espulsa.
E’ davvero ingiusto che tu la deporti e poi, per esempio, un altro è presente e gioca. Penso che la Wta o l’Atp dovrebbero parlarne perché non è davvero giusto. La numero dieci al mondo, che l’anno scorso ha vinto il suo primo titolo a Birmingham, non ha escluso di altri possibili innesti nel suo team, ma a determinate condizioni: “Solamente qualcuno con esperienza da ex giocatore.
Qualcuno che possa darmi più opinioni, che abbia magari vinto uno Slam, che forse era numero uno al mondo. Sto cercando quel tipo di competenza. Nulla di confermato ancora -ha concluso- Vediamo, forse fra un mese”